“Porto Pazienza” è il titolo del nuovo album di Crisso, nome d’arte di Cristian Biasin. Classe 1991 originario della provincia di Caserta. Cantautore che non ama essere etichettato. La sua musica spazia tra sonorità rap, cantautorato italiano e un pizzico d’indie.
Il nuovo disco di Crisso è composto da 13 brani legati da un fil rouge. “Porto Pazienza” è una sorta di concept album che racconta la vita complicata che stiamo vivendo e che in particolar modo vivono i musicisti emergenti. Il disco è anticipato dal singolo “L’Artista” un riassunto un po’ dei concetti principali di “Porto Pazienza”.
Ad incuriosirci è subito il titolo che Crisso ci spiega avere due significati. Da un lato vi è il “Porto Pazienza” inteso come stato d’animo in cui attesa e quiescenza costituiscono una sorta di paralisi artistica radicata; dall’altro vi è un significato più profondo, in senso figurato, di un porto in cui flussi di pensieri ormeggiano e divagano con lo scopo di aprirsi a nuove riflessioni.
Le tredici canzoni di Crisso sono appunto un flusso di coscienza lasciato senza catene. Questi testi, profonde riflessioni sulla società, sono accompagnate da un ritmo rap ben mescolato ad un accattivante pop. Il risultato è una melodia che ti entra dentro, ti cattura e non ti lascia andare. In poche parole anche i dentetori del rap sapranno apprezzare questo sound che in certi pezzi è più soft, più vicino al pop come in “Freddy Krueger”, “Mai Stati Uniti” o “L’Artista”.
In altri Crisso gioca anche con altri generi, molto particolare a livello di sound è “Peccato” dove il rap diventa un tutt’uno con il soul e R’n’B.
Si fa notare anche il brano “Attenzione” dove rime taglienti, critiche alla società, vengono espresse super velocemente. Un ritmo che ti lascia quasi senza fiato.
Difficile trovare un brano preferito. Questo è un disco che va ascoltato e riascoltato più volte. Ad una prima impressione potrebbe sembrare un disco leggere con un sound accattivante, ma se oltre a sentire si ascolta si scoprono mille sfumature e dettagli che ci fanno apprezzare ancora di più l’artista.