Tra il far west e l’esoterismo. Una chiacchierata con Bonny Jack.

69

Bonny Jack, one man band dirty blues e dark soul, rende disponibile il nuovo doppio singolo contenente le canzoni Uncle Jack e Tell Me. Ambientazioni notturne, atmosfere western, influenze esoteriche: racconti dall’oscuro in una cornice fortemente influenzata dal blues delle origini e dalla musica folk. Ne abbiamo parlato con lui.

Ciao e benvenuto! Abbiamo apprezzato i tuoi nuovi brani Unkel Jack e Tell me, pubblicati insieme come doppio singolo. Cosa lega questi due brani?
Ciao, grazie mille, mi fa molto piacere! Dopo la pubblicazione del mio scorso album “Night Lore Blues” durante la promozione e i vai concerti ho scritto molto e questi due brani sono  stati fra i primi a vedere la luce! Sono stati scritti praticamente insieme in un momento di grandi cambiamenti personali, artistici e lavorativi e rappresentano un po’ la mia vita dell’ultimo anno!
Possiamo definire il tuo sound come dark folk. Quali sono le tue maggiori influenze e come sei arrivato alla tua cifra stilistica?
Si decisamente Dark Folk!! Ascolto moltissima musica diversa ma sono completamente dipendente e innamorato del blues. Parte tutto da qui! La musica più viscerale del mondo! Mi piace molto anche la musica folk americana e non solo. La musica etnica spesso nasconde aspetti davvero profondi e viscerale e si muove fra sonorità che mi incuriosiscono molto. In più sono molto affascinato dalle ambientazioni dark e noir come ad esempio nel cinema! Unendo tutti questi aspetti esce fuori quello che faccio e che sono!

Sei una one man band ed esserlo, molto volte, è una vera filosofia di vita ed arte. Cosa rappresenta per te questa scelta?
Hai perfettamente ragione, è una scelta di vita! Essere one man band non significa semplicemente suonare da solo, è qualcosa di più profondo… È sposare la propria indipendenza e mettersi in gioco completamente, senza riserve. Si vince da soli, si perde da soli, con tutti i pro e contro del caso! È molto bello poter seguire le proprie idee e il proprio istinto senza dover rendere conto a nessuno ma allo stesso tempo fare e vivere tutto da soli a volte è dura!
Ti sei posto degli obiettivi da raggiungere? Quali?
Wow che bella domanda! Certamente ho degli obiettivi e sono in costante lavoro per raggiungerli! Cerco di alzare sempre più “l’asticella” In tutti i campi del mio lavoro, nella composizione, nei concerti, in tutto!! Penso che il mondo underground del blues e del folk sia decisamente fiorente e abbia davvero molto da dare quindi il primo obiettivo è quello di farne parte al meglio delle mie possibilità!
Ultimo spazio totalmente tuo: aggiungi quello che preferisci a questa nostra chiacchierata.
È difficile a volte riuscire a dare una immagine veritiera di se stessi pubblicando musica e rilasciando interviste ma allo stesso tempo è una cosa molto stimolante quindi vorrei ringraziare addetti ai lavori e lettori (e soprattutto ascoltatori) per l’attenzione al mio lavoro!!