Le affermazioni, o domande (a seconda del grado di convinzione), “Sono esente ex ENPALS quindi sono apposto” o “Sono esente ex ENPALS, non mi serve altro, vero?”, si trovano facilmente in ogni forum dedicato ai musicisti (a volte erroneamente anche in quelli per dj). La nebbia interpretativa nel web è tanta. Cerchiamo, anche in questo caso, di farvi chiarezza.
Essere “esentati dagli adempimenti INPS ex gestione ENPALS” significa esattamente quello che è scritto ovvero non serve fare il documento di agibilità INPS ex gestione ENPALS e non serve versare i relativi contributi sul compenso.
NON SIGNIFICA CHE CI SI PUO’ ESIBIRE IN NERO!
Dal momento che ci si esibisce dove è presente un’attività di lucro (bar, ristorante, hotel, chiosco ecc.) si sta di fatto intrattenendo i clienti di questa attività.
Quindi l’esibizione è un’attività lavorativa.
Essendo “lavoro” questo deve essere retribuito.
La retribuzione va fatta in maniera regolare. Questo non riguarda l’INPS ex gestione ENPALS ma la parte prettamente fiscale.
Niente di scandaloso. Fate un raffronto con un cameriere o un barista. Questi non possono svolgere il loro servizio “gratuitamente” e, di conseguenza, la retribuzione deve avvenire in modo “fiscalmente corretto”.
Come regolarizzare il pagamento del compenso ai musicisti? Ci sono diversi modi come, ad esempio, ritenuta d’acconto, voucher o, se gli artisti sono iscritti a una cooperativa come Esibirsi soc. coop., con emissione di fattura).
Nei primi due casi i datori di lavoro hanno degli adempimenti da seguire come il versamento della ritenuta nel primo caso e l’acquisto e attivazione dei voucher nel secondo. Nel caso invece gli artisti emettano fattura attraverso cooperativa il gestore dovrà solo consegnare tale documento al proprio commercialista. Per questo dico sempre a chi mi chiede informazioni riguardanti un’eventuale iscrizione alla cooperativa che “l’iscrizione non è un obbligo da parte degli artisti ma un prezioso servizio in più che questi offrono al gestore del locale o organizzatore dell’evento”.
Bisogna specificare che, in caso di controlli, la sanzione è sempre a carico del datore di lavoro (salvo rare eccezioni). Ma di questo vi spiegherò in un successivo articolo dove toccheremo l’argomento “chi fa i controlli, quanto sono le sanzioni e chi rischia”.
Esibirsi soc. coop.
Giuliano Biasin
approfondimenti alla pagina www.esibirsi.it/finanziaria2008
Sito web di Esibirsi www.esibirsi.it
Per info generali su Esibirsi soc. coop. www.esibirsi.it/info