Il musicista elettronico Demiurgo ha appena rilasciato il suo ultimo singolo, “Lifecycles Live”. Registrato in una sessione in diretta in studio, questo brano strumentale offre un’atmosfera evocativa ideale per chi cerca una “colonna sonora per l’immaginazione”. Abbiamo fatto alcune domande all’artista…
Il video mostra te intento alla creazione del brano su immagini di alberi. La frase finale fa riferimento a sentimenti che vanno e vengono come stagioni, che ci modellano all’interno di un ciclo. Potresti dirci di più a proposito di questo concetto, anche in riferimento alla musica ed alle immagini nel video?
Tutto l’album Holographic Ghost Stories gioca su dualità di alcuni concetti come la vita naturale e la vita artificiale, l’individualità e la coscienza collettiva e altri temi tipici della letteratura cyberpunk. Il termine “ciclo di vita” (lifecycle) viene utilizzato per indicare la fasi di crescita o di sviluppo psicologico di una persona, ma se lo cercate su un motore di ricerca oggi troverete quella che probabilmente è l’accezione più comune legata al ciclo di vita di un prodotto o di un thread – ovvero un processo in esecuzione su un computer. In tutti i casi alla fine di ogni ciclo il processo si ripete o il soggetto del processo si trasforma. Lifecycles quindi allude a un parallelismo tra naturale e artificiale attraverso frasi musicali in tonalità alternate maggiori e minori e nel video gli alberi compaiono con i colori normali per l’aspetto naturale e a volte con un bianco e nero invertito per la controparte artificiale. Poi ognuno può immaginarsi qualcosa di diverso.
Come descriveresti il tuo processo creativo quando componi una nuova traccia?
Non è sempre uguale. Ho dei momenti dove mi dedico a creare dei suoni sui sintetizzatori e spesso ne scaturiscono idee, temi ispirati da quei suoni stessi. Altre volte immagino delle melodie o progressioni di accordi che mi appunto e che in un secondo tempo vado ad arrangiare da zero. In fase di arrangiamento lavoro di norma su una DAW quindi con un sequencer avanzato al computer anche se in questo caso ho voluto cambiare e preparare una versione live DAWless per suonare e registrare in una unica sessione il tutto senza computer. Un altro modo interessante è collaborare con altri musicisti, in quel caso le idee si contaminano e prendono strade inaspettate.
Da dove trai ispirazione per le tue melodie e i tuoi ritmi?
Da un punto di vista concettuale, il progetto Demiurgo trae ispirazione da generi letterari e cinematografici fantastici – fantascienza, horror, cyberpunk e così via. In pratica c’è sempre una componente narrativa dietro, una storia o una ambientazione che la musica rappresenta. L’intento è quello di creare una musica che si dipana come un racconto, che l’ascoltatore può utilizzare come colonna sonora per proprie storie o scene immaginarie. L’artwork(in figura sopra) o i video che accompagnano alcuni brani, pur rimanendo aperti quindi lasciando spazio per essere interpretati in modo diversi, servono a suggerire e stimolare questo processo immaginifico.
Nel video possiamo osservare la tua strumentazione. Quali strumenti e software utilizzi per creare la tua musica elettronica? Hai qualche consiglio per i principianti che vogliono iniziare a produrre musica elettronica?
In questo caso ho utilizzato un vecchio sequencer di fine anni ’80 (Alesis MMT-8) che ho tirato fuori da un cassetto dove giaceva da decenni. Nonostante l’età è un ottimo sequencer MIDI che non ha nulla da invidiare ad apparecchiature più moderne. L’ho “restaurato” e utilizzato per pilotare un insieme di quattro piccoli sintetizzatori (Polyend/Dreadbox Medusa, Uno Synth Pro, Model Cycles e PO-32 di Teeneage Engineering) e qualche effetto. I suoni di questo live, compresi quelli drum, sono tutti sintetizzati, ovvero programmati da me e generati dagli strumenti senza l’uso di campioni o preregistrazioni di nessun tipo. Normalmente però lavoro al PC, utilizzo la DAW Cakewalk da molti anni (la prima volta la istallai da un floppy disk) con diversi VST a corredo oltre ad alcuni synth full size vintage e più moderni. Non ho un setup molto costoso, quasi tutti gli strumenti che ho infatti sono spesso sottovalutati dal mercato. In realtà non ritengo molto importante la strumentazione; certo è bella da avere e suonare alcuni strumenti porta a una naturale ispirazione, ma bisogna stare un po’ in guardia. Spesso oggi si ostentano i device e si esasperano le performance per attirare naturalmente più attenzione sui social, ma tutto questo non andrebbe confuso con la musica. Per come la vedo io, la musica o volendo ancora più generalizzare, il contenuto sonoro, ha un valore in sé che ha la sua massima realizzazione nel puro ascolto. Non sono nessuno per dare consigli ma a chi inizia dico di ricordare sempre che la musica è il linguaggio universale che permette di esprimersi in modo individuale. Se il contenuto sonoro è solido, non ha bisogno di spettacolarizzazioni né di rifarsi a canoni/mode di genere per funzionare.
Quali sono gli artisti attuali e del passato che ti influenzano maggiormente?
Come fruitore ho spaziato tra una grande varietà di musica e generi. Ora ascolto con prevalenza musica elettronica, ambient, sperimentale, IDM. Tra gli artisti attuali che ascolto di più in questi giorni ci sono Grand River, Caterina Barbieri, Jon Hopkins, Solar Fields. Ci sono stati cicli nella mia vita (appunto) dove ascoltavo principalmente altri generi, ad esempio pop etereo, colonne sonore, new age, musica metal, folk europeo o rock progressive. Di questo filone mi sento di fare nomi più classici e disparati come Mike Oldfield, i Goblin e Claudio Simonetti, i Blowzabella, Danny Elfman, gli Enigma…
Di sicuro tutto ha avuto una influenza ma probabilmente il rock progressivo e le colonne sonore da una parte, con il loro spingersi oltre gli schemi e le metriche convenzionali, e l’electronica e l’ambient dall’altra, con l’esplorazione delle possibilità del suono sintetico sono i due aspetti che mi hanno sempre attratto di più. Spesso con il progetto Demiurgo cerco di trovare uno spazio di intersezione tra queste sfere quasi opposte.
Link per “Lifecycles Live”:
YouTube video: https://youtu.be/5b9uP1KKTdU
Spotify: https://open.spotify.com/track/1bsRUuw3kho1RuB7sY7tFJ
Altre piattaforme di streaming: https://li.sten.to/lifecycleslive
Link per il CD Holographic Ghost Stories:
Demiurgo Shop: https://shop.demiurgo.it
Bandcamp: https://demiurgoproject.bandcamp.com/album/holographic-ghost-stories-2-year-anniversary
Web links e social di Demiurgo:
Sito ufficiale: https://www.demiurgo.it
Facebook: https://www.facebook.com/DemiurgoProject
Twitter: https://twitter.com/DemiurgoMusic
Instagram: https://www.instagram.com/demiurgo_it/
YouTube: https://www.youtube.com/@demiurgoproject
Altri link artista: https://linktr.ee/demiurgo