Riccardo Betto si racconta ai Lettori di Radio Tweet Italia

2529

1.Ciao Riccardo, presentati e presenta il tuo progetto ai nostri lettori.

Ciao. Mi chiamo Riccardo Betto. Sono ormai vicino ai 40 anni e per festeggiare questa tappa ho deciso di pubblicare il mio primo album. In realtà, questa tappa dei 40 anni è stato il perfetto pretesto per partorire un sogno che ho rinviato per tanti motivi per troppi anni. Infatti, iniziai a scrivere le prime canzoni a quattordici anni. Anzi, in realtà la mia prima canzone la scrissi nel febbraio del 1992, quando di anni ne avevo ancora tredici. A partire da quel febbraio la creatività divenne il mio diario personale. Non ho mai contato le canzoni che ho scritto in tutti questi anni. Credo almeno cinquanta. Alcune le ricordo molto bene ( i testi sono tutti conservati); altre canzoni le ho dimenticate perchè non ricordo la melodia. Altre le ricordo benissimo ma non le ho più cantate per un senso di distacco e di pudore. Infatti, il mio progetto attinge soprattutto a canzoni scritte negli ultimi tre anni (a parte due pezzi che li scrissi dieci anni fa).

2.Il tuo è un progetto solita, perchè la scelta di intraprendere un percorso musicale da solo?!

Perchè le canzoni parlano tantissimo di me e perchè la musica è sempre stata la mia culla e il mio terreno di intimità. Solamente ad un certo punto ho trovato il coraggio di condividere le mie canzoni con persone di fiducia, che hanno saputo con rispetto porsi in ascolto. Creare e sperimentarmi da solista non è stato solo un modo per proteggermi e per salvarmi ma anche per trovare la fiducia in me stesso e per sfidarmi.

3.La tua “Praticamente” ha un significato nascosto molto importante, ce ne vuoi parlare?!

“Praticamente” è una canzone giocata moltissimo sull’ironia. Non deve essere motivo di inganno la giocosità di una melodia scanzonata. In realtà, il testo è espressione di un bisogno esistenziale di riprendere sè stessi e la propria originalità. Spesso la vita, i ruoli, le scelte, le aspettative degli altri sono vestiti che ci mettiamo addosso o ci vengono messi addosso. I vestiti sono necessari per tanti motivi. Tuttavia, ci sono passaggi, relazioni, contesti in cui è necessario recuperare la pazzia di essere liberi. Liberi da tutto ciò che ci impedisce di essere noi stessi. Liberi di riprenderci la purezza e la fantasia per tornare bambini. Recuperare un tempo in cui si facevano le cose per il gusto di vivere e non per paura di essere giudicati. Proprio per questo, occorre imparare l’arte di rispedire al mittente i giudizi e di partire sulla spinta di un’aurora per trovare o ritrovare sè stessi.

4.”Praticamente” è il primo singolo estratto da “Tra la Testa e il Cuore” a quando l’uscita del tuo nuovo lavoro?!

Il mio lavoro discografico uscirà il 27 aprile quando presenterò, suonerò e canterò le mie canzoni.

5.Attorno al tuo progetto c’è parecchio interessamento da parte del pubblico e dei media del settore, a cosa pensi sia dovuto questo successo?!

Sinceramente non essendo del settore non ho molta confidenza con i numeri: quindi, non ho metri di misura per gli aspiranti debuttanti. Scherzo. Si, mi dicono che l’interesse sia significativo. Questo mi spiazza per tanti motivi e nello stesso tempo mi fa piacere. Trovare da me stesso i motivi di questo successo credo sia pretestuoso. Ma suppongo che ci sia una sorta di curiosità e di sorpresa. E sicuramente ha contribuito anche il video del singolo che ha contagiato non solo i compagni di viaggio che hanno accolto la pazzia di farsi riprendere in pigiama in un freddissimo sabato di dicembre ma anche tanti che si sono immaginati improvvidi protagonisti di un’ipotetica pazzia con sè stessi.

6.Ci saranno altri singoli a supporto di “Tra La Testa e il Cuore”?!

Sì ci saranno almeno altri due singoli oltre a Praticamente.

7. Grazie Riccardo, puoi fare un saluto a Radio Tweet Italia.

Un carissimo saluto amici di Radio Tweet Italia. Un saluto che diventa un augurio. Che ciascuno di voi sappia crearsi e concedersi le giuste opportunità per stupirsi di sè stesso. E pure gli altri.

Riccardo Betto