Nel nuovo album “Uno” il pop rock melodico si mescola con elementi cantautorali dove accosta il reggae al soul e il rock’n’roll al blues, ma è nei testi che l’astista cerca un rapporto diretto con il pubblico tra strade vuote e amori popolari, tra cieli d’amianto e cani vagabondi. Il disco vede poi preziose collaborazioni che vogliono rappresentare ulteriormente la sua visione artistica a 360 gradi. In primis quello con J-Ax che consacra un’amicizia decennale e rinnova un sodalizio già sperimentato con la hit degli Articolo 31 “Gente che spera”. Nel nuovo disco J-Ax accompagna Reverendo nel singolo e videoclip di lancio “Briciole”, comparendo anche nel videoclip realizzato da Fabio Colonna.
Uno è il tuo primo album non rappato, anche se sei stato parte integrante della golden era rap italiana. Cosa ricordi con più nostalgia di quel periodo?
Si sono un Dinosaur JR, in verità non rimpiango nulla, mi piace il mio presente e credo che la creatività sia sempre attiva e in circolo. Magari l’unica cosa che mi manca davvero e la semplicità di occasioni inedite.
Cosa è rimasto di quel periodo nel tuo modo di fare musica oggi?
Tutto, è tutto tracimato in quello che sono ora, senza alcuna soluzione di continuità.
Se non avessi partecipato alla nascita del rap in Italia avresti fatto altro ora?
Se non avessi imbracciato una chitarra a 15 anni, si, forse avrei fatto altro. Ma nonostante tutto sono anche riuscito a laurearmi, a leggere tanto e a vivere intensamente. Non vorrei altra vita che questa.
J-Ax è molto presente sia nel tuo passato che nel tuo futuro: che rapporto avete attualmente?
Siamo due fratelli di lunga data, è stato il mio primo producer, con Puglia Tribe. E poi ci lega l’aver scritto assieme quell’inno di tante generazioni che è “Gente Che Spera”.
Cosa ti piace di più di lui?
La semplicità, l’essere riuscito a rimanere sé stesso, nonostante l’enorme popolarità.
Avete in mente altri progetti insieme?
Per ora no, poi chissà.
Ci sono altri artisti dell’attuale scena italiana che stimi particolarmente?
Clementino, Marra, Enzo Avitabile.
Trap, talent e social. Dicci la tua..
Non ho alcun problema con la trap; i giovani la seguono ed è giusto che ogni generazione abbia il proprio stile; i talent sono uno dei modi, magari un po’ tostarello se ti rimbalzano, con cui tentare di venir fuori. Social e similia sono invece una fantastica opportunità per farti apprezzare.