K’IN:232
QUETZAL
Autoproduzione
Partiamo da K’IN:232… Nome bizzarro, strano, che non passa inosservato. Nome che nasce da una ricerca introspettiva condivisa dai tre fondatori iniziali (Massimo Parducci, Luca Bresciani e Sara Milazzo). Si tratta, in estrema sintesi, di presupposti concettuali e filosofici riconducibili ad antiche culture del centro America: quelle dei Maya e quella dei Toltechi. Il titolo dell’album, Quetzal, nasce con precisi riferimenti all’omonimo uccello che vive nelle alture dell’America centrale. Molte popolazioni del centro America, attribuiscono a questo uccello il nome di “uccello simbolo della Libertà”.
Il quetzal preferisce infatti lasciarsi morire di fame piuttosto che trovarsi in condizione di prigioniero. Le canzoni dell’album richiamano spesso il valore della libertà, valore che non viene più amato dai molti “pavidi e languidi” del mondo moderno. Nonostante questi continui rimandi alla cultura sudamericana la band suon aun genere musicale che è riconducibile tendenzialmente alla tradizione italiana del Pop Rock e del Rock anni 80.
Come definiresti con quattro aggettivi la tua/vostra musica?
Contemporanea, decisa, coraggiosa,rock!
Come si intitola la tua/vostra ultima fatica discografica e come è stato il percorso di produzione della stessa?
L’album si intitola “Quetzal”(dedicato ad un uccello simbolo del valore della libertà) . Abbiamo autoprodotto questo album perché riteniamo possibile poter realizzare buona musica , viste le attuali opportunità tecnologiche, senza dover necessariamente doversi impegnare troppo economicamente ( quando peraltro questo non è possibile e sostenibile). Con fatica e passione però si può a nostro dire: “dire ognuno la sua”: ciò che si dice e si suona avrà poi un inesorabile destino …vedremo con tanta serenità quale sarà quello del nostro “QUETZAL”.
Se ti chiedessi quanta gente “mi porti” ad un tuo concerto, come reagiresti?
Ora come ora non sapremo certamente rispondere…da una parte siamo convinti di poter piacere…dall’altra parte ci sentiamo un po come “UFO” in un epoca che a noi non ci assomiglia per niente: ma ci sono per fortuna ancora molti “extraterrestri” al mondo!
Quanto sono importanti i social per la tua/vostra musica? Certamente i social sono uno strumento molto utile per chi come noi con poche risorse economiche a disposizione si vuole far conoscere…per questo li utilizziamo molto. Tuttavia non vediamo l’ora di confrontarci dal vivo… un buon passaparola frutto di relazioni umane dirette è sempre molto più piacevole e concreto.
A quanti concerti di musica di altri artisti indie sei stato negli ultimi sei mesi e cosa ne pensi dell’underground indipendente?
Di preciso non ti sapremo dire. Ogni qualvolta ci è possibile essere presenti, noi ci vogliamo essere: ogni energia di cui si fruisce in tali contesti è sempre molto positiva…. del resto ognuno nella vita alle sue passioni: per noi la musica è indispensabile.