Mercoledì 7 maggio 2014 si è tenuta la ventiduesima edizione di PromoMusic.
Arriviamo alle 19.40, con un leggero ritardo e incontriamo subito Samuel, il quale durante la serata si è occupato di gestire il mixer e i suoni all’interno del locale dove è stato ospitato il Contest, l’antico Spazzacamino. Poco dopo arriva Guidalberto (presidente di Jambogabri) che insieme a Guido ( Radio Tweet Italia – A.P.S. Hashtag) e a Franco (bassista degli Alkene) saranno la giuria della serata. Tra la confusione delle prove e dell’arrivo di molti suporter, giovani e meno giovani dei gruppi in lizza i gruppi si organizzano e parte la serata come da scaletta. Arriva invine l’organizzatore dell’evento Fulvio Marion e i collaboratori del suo Team (FMTeam)
Il primo gruppo ad esibirsi sono i The Beatles Family una tribute Band dello storico quartetto di Liverpul. Le interpretazioni di questa giovane formazione scorrono veloci nonostante l’inglese ancora da perfezionare e qualche problema di forma nella voce della giovane cantante che risulta ancora acerba e da perfezionare, musicalmente il gruppo è amalgamato ed è cosciente dei propri limiti anche cosa che li penalizza in quanto li rende poco naturali nell’esposizione musicale. Sicuramente bravi e con un futuro, peccato non espongano propri elaborati in stile Bristish dove sicuramente potrebbero dare di più.
Segue la seconda band gli ILV. Loro fanno Punk Rock, quello dove le stonature e la musica posso anche non avere regole perché il punk è così, è imperfetto. I ragazzi dimostrano di incarnare alla perfezione lo stile mostrando anche un certo affiatamento.
L’inglese è sicuramente da perfezionare; la voce è ancora troppo poco calibrata, anche se nel complesso risulta sporca come vuole lo stile punk. La cosa che si nota di più in loro è la passione per la musica e l’affiatamento.
Arriva il turno dei The Mustachos un gruppo che fa cover rock, rivisitate, che loro stessi definiscono “cover fatte male e con ironia”.
La realtà però è diversa e li smentisce; le cover sono suonate molto bene, due voci decisamente ben calibrate, l’affiatamento, i cori, l’inglese, pare che tutto funzioni.
Un gruppo decisamente armonioso ma sprecato nel mondo delle cover.
Arrivano i Levisit che fanno alternative rock. La loro musica non contempla cover, solo brani originali cantati in italiano. Molto giovani, si capisce subito che i ragazzi sanno far musica, ma il loro unico problema sono le due voci, acerbe, che sicuramente possono migliorare con tanto lavoro e dedizione.Gli addetti ai lavori notano delle piccole sbavature per quanto riguarda il batterista che infatti si è unito alla formazione da poco.
Nelle retrovie c’è un po’ di trambusto mentre i Levisit finiscono di esibirsi. Dovrebbe essere il turno dei Vinolia, un gruppo che abbiamo avuto la fortuna di incontrare al CXG. I tre componenti sembra non possano esibirsi per motivi tecnici e danno forfait.
La giuria si riunisce in fretta e le decisioni sembrano unanimi. Vengono premiati i LEVISIT. Le motivazioni sono semplici:originalità, canto in italiano e la giovane età. Viene fatta una menzione anche ai The Mustachos i quali sono sicuramente molto bravi ma penalizzati dal fatto che fanno cover.
Un ringraziamento va dato all’Antico Spazzacamino, a Fulvio Marion, all’FMTeam e all’Associazione Jambo Gabri
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