Ornello
Chi è Ornello
“Non ho mai visto nessuno prendersi così poco sul
serio così seriamente” ha detto una volta una groupie.
Ornello è un cantautore italiano dal sound pop
con testi spesso irriverenti e surreali. Ha all’attivo una
pubblicazione su Rolling Stone Italia, un concerto con
Gianni Drudi, una partecipazione al festival della
Bellezza con Oliviero Toscani e tanti spettacoli di
successo che finiscono quasi sempre in un grande
karaoke.
Camaleontico nei suoi mille travestimenti, Ornello è a
tutti gli effetti un cantautore 4.0 grazie ad alcune
produzioni video di alta qualità con un cast ormai
collaudato, divagazioni nell’ambito della pubblicità e
del fumetto, sperimentazioni live streaming, logiche di
merchandising e uno spregiudicato utilizzo dei social
Uno dei pochi, forse l’unico cantautore in Italia, ad
applicare dinamiche di real time marketing, come nei
lanci dei vari singoli.
Non ci avete capito nulla di questa presentazione?
Ottimo, allora avete capito Ornello!
Nato per Cantare
Esce l’album destrutturato di Ornello dal nome
evocativo, 11 pezzi rilasciati come singoli che vanno a
comporre un concept album, tranchant, situazionista e
fondamentalmente surrealista, il cantautore ci parla di
temi che vanno dalla distopia di questi giorni in YE-OH!,
di amori digitali tormentati come in preferisco gli
animali o per nulla corrisposti come in Quello che farò o
in Sabato, ci fa viaggiare in isole di cui pochi sapevano
l’esistenza come Poveglia e ci porta al mare con quelli
che non hanno un ombrellone e nemmeno un
gommone.
Amante dei cani che non ha, ci parla del suo migliore
amico in Cane e ci porta al Friscu in un’estate torrida, la prima traccia dell’album è il tormentone Mica Scemo,
un’ironia provocatoria sul festival della canzone italiana
più celebre.
L’intervista
Quando avete iniziato a fare musica?
Esattamente nel 1997 come batterista e non avevo la minima idea nemmeno di cosa fosse un 4/4
Con quali artisti siete cresciuti?
I grandi classici rock e pop.
Come nasce la vostra musica?
Nasce nel disagio e nel cazzeggio
Quali sono le vostre fonti d’ispirazione?
I cantautori meno convenzionali, odio il demenziale amo il surreale.
Di cosa parla la vostra nuova avventura musicale?
Parla di diversi temi, dall’amore, allo scherno, al fastidio.
Quali sono i generi in cui spaziate nella vostra produzione?
Principalmente spazio nel pop.
Cosa ne pensate dei social e del web in generale come mezzo per farsi conoscere?
Trovo sia un mezzo sicuramente utile, una volta era davvero più difficile diffondere la propria musica, certo ora è più complicato distinguersi nell’estrema abbondanza ma non rimpiango certo prima.
Cosa non deve mai mancare in un brano che ascoltate e in uno che scrivete?
Un ritornello che spacca.