Lasciate che “Miele” dei M.A.T. vi si attacchi al cuore

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Bella storia il disco dei M.A.T., progetto bolognese che ha tirato fuori dal cilindro un esordio niente male: sei canzoni sfrontate capaci di far incontrar era loro opposti apparentemente inconciliabili come romanticismo e pornografia, canzone d’autore e slancio quasi pop-punk di un trio di penne da scoprire.

“Miele” è un titolo che si attacca al cuore e finisce con l’addolcirti subito la giornata, anche laddove tutto sembra destinato a tracollare: bastano una chitarra e una manciata di parole giuste per far volare di nuovo il cuore, anche laddove sembra non aver più forza né ali. Quello che più colpisce, nel lavoro del trio, è la compresenza di tensioni diverse ed estreme, capaci di convivere con efficacia nella resa finale di un lavoro che collega più anime, capaci di procedere nella stessa direzioni seppur con passo diverso; ed è così che nel giro di un EP si passa con tranquillità dall’exploit di “BDSM” o “Fra le tue gambe” alla confessione intima di “Anubi” o allo slancio pop di “6/06”, senza soluzione di continuità: un equilibrio retto da una ricerca musicale ed “emotiva” ben fatta, che riesce a tenere incollate parti anche apparentemente distanti fra loro.

Un ottimo esordio che preludia, si spera, ad una crescita concreta e vera: un viaggio che parte da Spotify ma confidiamo di veder presto portato in scena su qualche palco, dal vivo.