L’ALIBI … DEGLI ALIBI

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ALIBI – Alibi (AT Records)
Sono quattro ragazzi di Rimini molto giovani. Ma nonostante questo il loro primo bellissimo disco d’esordio suona come un progetto pensato da navigati professionisti. In più, lontano dai riflettori di X Factor e simili e dal rumore della trap, vanno dritti per la loro strada confezionando brani in cui c’è posto per tutto. Rock, blues, funk e soul sono mischiati con precisione e maestria. A impreziosire il tutto una voce che ricorda a tratti Demetrio Stratos e Fausto Leali, in modo diverso voci che hanno fatto la storia della musica italiana.

Come definiresti con quattro aggettivi la tua/vostra musica?
non è semplice rispondere a questa domanda, lasciamo i giudizi agli altri, di certo per quanto riguarda questa esperienza possiamo dire che è stato divertente scrivere queste canzoni, molto molto faticoso poiché essendo tutti molto pretenziosi non ci riuscivamo mai ad accontentare del risultato, formativo perché ci ha aiutato a crescere molto a livello di band ma anche singolarmente sia per quanto riguarda la musica sia per quello che ci sta dietro, e infine penso che sia stato molto unificante come esperienza, finito questo album ci siamo sentiti sempre più uniti e consapevoli che questo è il nostro sogno che vorremmo che si realizzi, quindi alla fine si sono questi i nostri quattro aggettivi: divertente, faticoso, formativo e unificante

Come si intitola la tua/vostra ultima fatica discografica e come è stato il percorso di produzione della stessa?
il nostro ultimo disco si chiama “Alibi”, disco composto da 10 canzoni + un intro e un outro, dove all’interno ci potete trovare il nostro primo singolo “visione”.
Creare queste canzoni non è stato per niente facile, noi prendiamo la musica molto seriamente e non potevamo uscire dagli studi con un album che non ci soddisfava a pieno, siamo molto pignoli e pretenziosi da noi stessi, crediamo che durante l’ascolto del disco la ricerca continua del particolare, del sound Alibi, si sente.
Sicuramente ci siamo divertiti molto, riuscire ad unire tutte le nostre influenze è una sfida che affrontiamo volentieri anche perché non è proprio semplicissimo visto che tutti quanti ascoltiamo musica differente, passando dal metal al jazz, ma fortunatamente questa diversità è anche il nostro punto di forza.

Se ti chiedessi quanta gente “mi porti” ad un tuo concerto, come reagiresti?
Troppe volte ci siamo trovati di fronte a questa domanda, ormai ci limitiamo a rispondere :”quanto basta”.
A parte gli scherzi sappiamo perfettamente che è un momento particolare per la musica, non è semplice riuscire ad emergere nel panorama musicale sopratutto se sei una original band, in ogni caso con la determinazione giusta e con consapevolezza nei propri mezzi penso che si possa arrivare ovunque, o almeno per noi tutti i traguardi che abbiamo raggiunto, per quanto rilevanti o meno che siano, li abbiamo sudati tanto ma sono sempre un esperienza incredibile, di qualunque tipo di traguardo si parli.

Quanto sono importanti i social per la tua/vostra musica?
I social sono una realtà ormai affermata per ogni situazione, ora come ora ricoprono un ruolo importante per noi perché attraverso quello riusciamo a farci sentire anche dove non riusciremmo ad arrivare altrimenti, è chiaro che hanno i loro pro e i loro contro ma se qualcuno si riesce a costruire una carriera su di essi non siamo certo noi che dobbiamo giudicare, cerchiamo solo di utilizzarli nella maniera migliore possibile affinché portino al gruppo solo un valore aggiunto e non che ci penalizzino.

A quanti concerti di musica di altri artisti indie sei stato negli ultimi sei mesi e cosa ne pensi dell’underground indipendente?
Ultimamente siamo stati molto occupati e non siamo riusciti a concederci questo momento di svago ecco, però sentiamo che c’è dell’ottima musica che sta crescendo, sicuramente il livello generale si sta alzando e pensiamo che da qui a qualche anno grazie alle varie sperimentazioni e anche a chi non abbandona i classici scopriremo sempre più artisti che meritano di avere un occasione importante in questo mondo oltre che a scoprire nuove sfaccettature della musica ancora inesplorate