Rossella Seno è un’artista veneziana con una precisa idea della musica e della creazione artistica in generale: nel suo nuovo lavoro musicale, La Figlia di Dio, uscito venerdì 13 gennaio e disponibile sulle migliori piattaforme di audio streaming, elementi laici e religiosi si fondono a perfezione in un’ opera che, da una parte, è autentico tributo alla storia del cantautorato italiano, e dall’altra lavoro ambizioso, concept album ad alto profilo culturale e sociale, nel quale i problemi dell’umanità, l’esistenzialismo, il desiderio di riscatto e di redenzione si fondono a perfezione. Si tratta di 12 brani, spesso monito sulle ingiustizie e le sopraffazioni, che meritano di essere ascoltati e capiti, spesso andando oltre quel senso meramente letterale, anche attraverso un’autentica ricerca musicale e poetica. Tutti i brani sono stati concepiti da Rossella, ma Massimo Germini, autore, arrangiatore e produttore dell’album, ha collaborato alla parte musicale. Il disco è prodotto dalla casa discografica Azzurra Music in collaborazione con la Associazione Culturale “Disobedience”, l’album vede come ospiti speciali Allan Taylor e Alessio Boni, attore scelto non a caso, per il suo impegno in prima persona in diverse cause sociali ed umanitarie. L’opera ha il Patrocinio della Comunità San Benedetto al Porto, a Genova, fondata dal presbitero, educatore e attivista Don Andrea Gallo.
Anche attrice, Rossella Seno vanta un curriculum di tutto rispetto: il suo debutto avviene al Piccolo Ambra Jovinelli con La rossa di Venezia, di Giò Alajmo, poi per vari anni recita in Cara Milly – parole d’amore e di guerra già cantate da Carla Mignone. Nel 2017 è in scena con Puri come una bestemmia ed in L’Amore Nero. Nell’aprile 2020, in pieno lockdown, esce Pura come una bestemmia un’opera musicale di impegno sociale, destinata a scuotere anime e coscienze, scritta a più mani da autori di grande spessore e accolta straordinariamente dalla critica. In perenne movimento tra teatro e musica, la Seno debutta nel 2021 al Teatro Arciliuto di Roma con lo spettacolo Io sono eterna, dove la consueta formula della canzone/teatro sociale – civile diventa ormai il suo stile ampiamente riconosciuto.
Analizziamo, adesso, traccia per traccia: Nessuno è stato portato in cielo è un recitativo affidato alla voce di Alessio Boni. Qui il celebre attore, su un sottofondo a tratti “pastorale”, scandito dall’accompagnamento di oboe, archi e leggere percussioni (che riproducono il battito del cuore umano), auspica che “sia in questo mondo la salvezza maggiore”. Requiem è un campionario di peccati, un elenco di problemi politici e legali che causano sofferenza: multinazionali, inquinamento, indifferenza, dittature, imperialismo e molti altri problemi causano morte e distruzione. “Di confine si muore” canta Rossella, in un crescendo di arpeggi (a tratti verso la musica celtica)che progressivamente toccano vari accordi e tonalità. In Candide Rossella duetta con un clarinetto in una ballata mistica, molto influenzata da De Andrè. Nelle medievalissima Cantami, con la collaborazione di Allan Taylor, si affronta la tematica della guerra, sullo sfondo si sviluppano splendidi arrangiamenti di flauto, chitarra e violoncello. Zhora è la narrazione della vicenda dell’omonima bambina, che in Pakistan venne torturata ed uccisa per aver liberato dei pappagalli da una gabbia, Colomba è un auspicio alla pace ed alla libertà. Il fondatore della comunità di San Benedetto al Porto è protagonista di Don Gallo e i suoi millesimi, per il quale parole di nostalgia di snodano su uno splendido sottofondo di violoncello, sassofono e percussioni. In Prima che il Gallo Canti, la celebre citazione del Vangelo diventa momento riflessione del passato. In Sono solo un suono viene affrontato il tema dell’eutanasia. La musica, in tempo ternario, assume a spesso un incedere marziale, anche grazie al lieve suono del rullante, presenta qua e là. La voce di Massimo Germini è presente in Un tempo immondo, Si chiamava Gesù è una cover del celebre brano di De André, La figlia di Dio , altro ottimo momento del disco, è una riflessione sull’esistenza umana e sul creato.
In un’opera assolutamente non mainstream, fatta di splendidi arrangiamenti, Rossella racconta storie e offre spunti di riflessione. Piero Ciampi, De André influenzano la scrittura, e l’anelito alla giustizia ricorda il rock progressivo degli Apoteosi, prog band calabrese che negli anni 70, nell’omonimo disco, parlava dei problemi del mondo attraverso una visione cristiana.
Con originalità ed ambizione l’autrice realizza un’opera fondata su un perfetto equilibrio tra splendidi arrangiamenti ed emozioni, creando una musica che arriva al cuore dell’ascoltatore e che mira, nel suo piccolo, ad incidere sul mondo. In sintesi, una miscela sonora della quale l’umanità tutta, nel 2023, ha realmente bisogno.
Link Spotify: https://open.spotify.com/album/29FiXTSVHwRjBOuS9aFiuG