It’s all about phases, ovvero l’elettronica anni 80 in una dimensione intimistica

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May Rei, nome d’arte di Mariangela Diella, è un’artista innamorata dal ritmo, che compone, produce e canta musica elettronica raffinata, dal sound analogico ed anni 80. La sua sperimentazione abbraccia stili e culture diverse, tutti gli ambiti musicali (dalla techno alla world music) vengono fusi in una miscela sonora che ha come obbiettivo la sperimentazione. Trasferitasi dall’Italia alla Germania nel 2007 si è specializzata in Electronic Music Production al SAE Institute di Monaco di Baviera, perfezionandosi al Moog Summer Camp. Come membro degli Hertzen, duo formato con il brasiliano Marcelo Ribeiro Dias, ha pubblicato l’album Ananke. Ma nel 2020, come solista, May Rei ha il inciso il primo album Epiphany, seguito dall’Ep The Bite of the Witch nel 2021. It’s All About Phases è il suo terzo album.

Bastano i primi secondi di Feeling your love per sentirci colpiti da un’elettronica molto diversa da quella attuale, dal sapore vintage. I campionamenti iniziali fanno pensare all’intro di Sign of the Time di Prince, ma il brano (dal quale è stato anche tratto un bel videoclip) si muove in un’atmosfera più pacata, che cela qualcosa di più oscuro. C’è qualcosa che fa pensare ai club londinesi, dove negli anni 80 risuonavano pezzi simili. Onde elettroniche, effetti sonori, un synth-bass si amalgamano in un quadro sonoro raffinato, mentre May Rei canta con un “lieve” vocoder.

In Gen X l’incedere è più aperto, lievemente epico, ci sono accordi definiti, e anche nel testo possiamo osservare come l’idea di movimento risulti determinante (People in motion, seeking emotions canta May Rei). Akku Leer suona un po’ come se i Depeche Mode di album come Music for the Masses o Violator si esibissero in un piccolo locale con meno strumenti. La splendida linea vocale (Deep in my eyes, Under control) è accompagnata da synth robotici e vorticosi, fino al piano-synth finale.

A kind of Magic rivela un’anima new wave, la voce ricorda Siouxsie, la musica tende all’essenzialità. Anche il ritmo rallenta, e il brano tende a privilegiare strutture frammentate. Elementi analoghi si ritrovano in Clouds in My Head, in cui la voce è assoluta protagonista, la musica è asservita ad un messaggio, sussurrando. Si badi che l’impalcatura è abbastanza scheletrica, solo apparentemente fredda. Con Laura May Rei sembra andare (vocalmente, ma non solo) verso il trip hop (Portished su tutti): in questo un basso e, verso la fine, poche note di un altro strumento a corde (simile all’Ukulele) accompagnano la voce.

Pandora è, a mio avviso, il brano migliore del disco. Elementi New Wave nebbiosi, cupi, ma anche martellanti, una bellissima chitarra che sembrerebbe tratta da Disintregration dei Cure vengono piegati in senso personalissimo. Sono tracce in cui il ritmo progressivamente cede il passo all’interiorità, ad una musica capace di riprodurre sfumature, frammenti. Claustrophobia è un ottimo esempio di questo approccio: un bell’arrangiamento, adeguatamente confuso accompagna la voce di May Rei che dice “No more reason to die”. Hold On, quasi breve intermezzo, ci colpisce per la bellezza dei synth, quelli tipici degli anni 80 (Un fan dei Kraftwerk apprezzerebbe moltissimo questo brano).

Super-Gau è maestosa, epica, oscura, sprigiona un che di apocalittico e metropolitano allo stesso tempo. In cinque minuti strumentali, May Rei sembra aver ascoltato bene sia Brian Eno che i dischi della trilogia berlinese di David Bowie. In Void ritornano i ritmi veloci, seppur filtrati dal mood dei pezzi precedenti. L’album, quindi, si chiude con tre splendidi brani strumentali, in modo maestoso ed originale.

Il disco rivela una duplice anima: quella intima, capace di rivelare sfumature, di sussurrare, e quella ritmica, da club londinese. Questi due approcci sono perfettamente fusi nelle 11 tracce dell’album. Siamo sicuri che questo sia l’approccio giusto e It’s All About Phases è sicuramente l’ottimo prodotto di un’artista matura, esperta di tutto ciò che l’immenso mondo dell’elettronica può ancora offrire…

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