Intervista – Il cantautore Willy Wonka Was Weird presenta in anteprima il nuovo album

334

Anticipato dai singoli “Di(o)dio” e “Cala la nebbia a Sedriano”, esce in CD ed in digitale, il 29 ottobre 2021, “Lasciamoci il nulla per questo infinito” il nuovo ed atteso disco del cantautore trevigiano Willy Wonka Was Weird, pubblicato e distribuito da (R)esisto.
Registrato al Natural Head Quarter studio di Ferrara da Michele Guberti con la produzione artistica di Massaga Produzioni.

1) Benvenuto su Onde Indie Pendenti. Il 29 ottobre esce il tuo nuovo ed atteso album, ci presenti in anteprima il lavoro discografico.
Ciao e grazie per l’intervista. Il nuovo album si chiama “Lasciamoci il nulla per questo infinito” ed uscirà per (R)esisto Distribuzione.
È un lavoro che per me rappresenta una svolta della mia vita, sia artistica che personale. Ho chiuso un percorso per aprirne un altro.
La prima parte dell’album parla di perdite, la seconda invece di riconquiste, sempre in compagnia di tutti quei demoni che mi accompagnano nella vita, ma che mi hanno permesso di analizzarmi e di scrivere delle canzoni in qualche modo “ottimiste” per così dire. Ho iniziato a scriverlo nel 2019, per poi gettare via tutto il lavoro fatto e ricominciare da capo, perché ho scoperto nel frattempo che non ero del tutto sincero con quei pezzi.Rispetto al lavoro precedente mi sono concentrato di più sulla forma della canzone, sulla voce e soprattutto sugli arrangiamenti. Differentemente al mio solito modo di lavorare ho svuotato per riempire, ed in questa fase mi è stato di enorme aiuto aver collaborato con Michele Guberti in fase di registrazione. Il disco è stato registrato al Natural Head Quarter di Ferrara da Michele Guberti con la produzione artistica di Massimiliano Lambertini e Manuele Fusaroli (Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Capovilla, Carboni…).
Tutto questo staff ha decisamente contribuito a rendere ancora più “intenso” il lavoro oltre al fatto di permettermi di crescere artisticamente.

2) Ci racconti il tuo percorso artistico fino a qui?
Io ho cominciato nel 1998 con la band noise/core degli Anarcotici, con la quale ho fatto 3 dischi e moltissimi concerti. Alla fine di questo progetto nel 2011 sono nati gli In My June, con i quali ho fatto altri due album e altri concerti. Ad un certo punto però ero un po’ saturo dell’ambiente musicale e mi sono preso una pausa, continuando sempre nel frattempo a scrivere. Nel frattempo sono diventato padre di un bimbo meraviglioso e la voglia di lasciargli in regalo delle canzoni che un giorno lo avrebbero aiutato a capire chi era suo padre mi ha spinto a far nascere Willy Wonka Was Weird. Inizialmente non volevo pubblicare questi pezzi, dovevano essere un semplice regalo per mio figlio, ma una serie di avvenimenti e l’incontro con Massimiliano Lambertini di (R)esisto mi hanno spinto a pubblicare il primo album “022016032019”, uscito ad ottobre del 2019. In quel momento ho fatto pace con l’ambiente musicale e ho capito che l’unica cosa che mi faccia stare bene nella vita è scrivere musica.

3) Come è nata in te la passione per la musica?
È nata da quando ero piccolo. Mi ricordo da bambino i risvegli con la radio in cucina, i viaggi in macchina con la musica che ascoltavano i miei genitori, i pomeriggi passati con il walkman facendo finta di fare un concerto. Sentivo che quello che mi arrivava era una cosa magica, che mi faceva stare bene. Successivamente ho sviluppato i miei gusti personali ed ho imparato a suonare la chitarra da solo. La musica mi ha sempre accompagnato in tutta la mia vita e continua a farlo tutt’ora. Tutto quello che ho assorbito dai 4 anni ad oggi mi ha permesso di diventare quello che sono, di scoprire mondi nuovi.
La musica è la mia famiglia, un’entità che parla per me quando non trovo le parole.

4) Perché hai scelto il nome d’arte Willy Wonka Was Weird?
È Nato per caso, avevo sempre in testa queste quattro WWWW che mi giravano. Le prime due le ho subito associate al personaggio di Wiily Wonka, una figura che mi ha sempre affascinato fin quando ero bambino ma che, vedendola ora con l’occhio da adulto, scopro non essere così alla portata di tutti…è inquietante, strano, praticamente come me. Di conseguenza le ultime due WW sono diventate Was Weird. Willy Wonka Era Strano.

5) Come prende forma una tua canzone? Il processo creativo
Io vivo questo processo involontario nel quale racchiudo dentro di me tutte le emozioni che provo, belle o brutte che siano, fino quasi a starci male, a scoppiare. Sò che non va bene ma devo farlo. Quando sono saturo comincio a scrivere in un foglio tutti i pensieri che mi passano per la testa, prendo la chitarra ed a quel punto il flusso comincia ad uscire e la canzone a prendere forma. Il più delle volte compongo di getto, vomito fuori tutto, me la registro e poi comincio ad ascoltarmela e a lavorare sugli arrangiamenti e sulle voci. Cerco sempre di trovare delle frasi “incisive” da ripetere spesso all’interno di un brano per fare arrivare ulteriormente il messaggio, tipo un mantra, e per ricordare a me stesso il perché le ho scritte e cose ho provato per averlo dovuto fare.

6) Cosa rappresenta la cover del disco?
Le mani per me rappresentano moltissimo e come diceva De Andre’ è come se fossero il proseguimento dell’anima per un musicista.
Nelle mani è racchiuso il passato, il presente ed il futuro di ognuno di noi, sono in grado di farci afferrare qualsiasi cosa se lo vogliamo veramente. Ho voluto creare un filo conduttore con questa foto, infatti le mani sono sono presenti anche nel video del primo singolo Di(o)dio. In questo caso rappresentavano il nulla, le cose da lasciare, nella cover del disco rappresentano invece il contrario, l’infinito e sono disposte in maniera diversa rispetto all’altra immagine. Anche le due candele hanno lo stesso significato, quella grande si sta per spegnere (il nulla) mentre quella piccola (l’infinito) è viva. Il nulla deve essere essere grande per accendere la fiamma di un piccolo infinito che sta per crescere.

7) Dopo due ottimi singoli, “Di(o)dio” e “Cala la nebbia a Sedriano”, l’album viene accompagnato dal brano “Sorridere a Berlino”, perché hai scelto questo pezzo come assaggio del nuovo lavoro?
E’ un pezzo al quale sono legato tantissimo, doveva far parte del primo disco ma poi l’ho scartato. Nonostante questo l’ho inserito nei provini del nuovo album e quando eravamo in studio a Ferrara
e li stavamo ascoltando è piaciuta tantissimo ed abbiamo deciso di lavorarci. È una canzone che parla di mio figlio, di un viaggio fatto assieme a lui a Berlino quando aveva solo 1 anno, e tutto quello che mi ha dato è racchiuso in una frase semplice, ma forse la più sentita che abbia mai scritto, da padre:
“E TI PROTEGGERÒ, LO GIURO. E MI PROTEGGERÒ  ,LO GIURO”
L’ho scelta come assaggio del nuovo lavoro perché deve essere così, è grazie a mio figlio se esiste Willy Wonka Was Weird e se sono qui.

8) Per tutti i nostri ascoltatori, come possono mettersi in contatto con te e su quali canali si può ascoltare/acquistare il disco?
Il disco si può ascoltare/acquistare in tutte le maggiori piattaforme musicali di streaming oppure anche in cd.
Nel 2022 con l’inizio dei live probabilmente uscirà anche un 7 pollici.
Per quanto riguarda i social: facebook.com/willywonkawasweird – instagram.com/willy_wonka_was_weird – youtube.com/willywonkawasweird