Il 16 febbraio è uscito il disco “Suoni dalla Luna” (Music Ahead) del cantautore romano Neo Garfan. L’album è stato anticipato dal singolo “Caduta Libera”. Il progetto è un’ideale colonna sonora venuta dallo spaziale viaggiando su onde R&B, Gospel e pop italiano. Si legge tra le righe l’ispirazione che nasce da un amore che parte dalla Tamla-Motown di Berry Gordy (in particolare lo stile di Stevie Wonder) fino a una più recente rilettura britannica del genere come quella proposta da Craig David; un sound che incontra la scuola autorale italiana. Abbiamo incontrato l’artista per saperne di più su di lui e sul suo ultimo lavoro.
Come ti definiresti personalmente parlando e artisticamente parlando?
Il nome d’arte è qualcosa che scinde in qualche modo la personalità, non solo in termini verbali. A volte ho la sensazione di affrontare la vita a due velocità e con filosofie separate, quando ho bisogno che sia Neo a prendere una decisione lascio che sia lui a farlo. Temo suoni come un disturbo psichiatrico ma non lo è.
Nell’album Suoni della Luna ci sono molti generi fusi insieme, si passa dall’R&B al Gospel, al pop italiano…è un riassunto delle tue influenze musicali?
Oltre alle influenze con le quali sono cresciuto, mi lascio sedurre dalle novità, da quello che colpisce il mio immaginario sonoro. Ascolto molto pop internazionale e amo confrontarmi con le produzioni impegnative.
Quanto è importante per te il giudizio delle altre persone sul tuo lavoro?
Io faccio musica per gli altri, ogni sforzo è rivolto all’approvazione, ma come autore sento fortemente la responsabilità della divulgazione, faccio il possibile perché i miei contenuti portino alla riflessione tenendomi alla larga da tematiche non adatte alla musica pop, come la politica.
Cosa vuol dire al giorno d’oggi essere un cantautore indipendente, autoprodursi?
Significa avere un budget importante da destinare al maalox… (ride n.d.r.)
Credi che un artista dovrebbe schierarsi politicamente? Approvi la politica nella musica?
A mio modesto giudizio le canzoni non hanno gli strumenti per affrontare certi temi, lo vivrei come una forzatura.
Cosa bolle nel pentolone artistico di Neo Garfan subito dopo questo progetto?
Ho appena chiuso questo album, è stato un lavoro piuttosto lungo, per il momento siamo in promozione, ho spento il gas sotto il pentolone per un po’.