Mike Orange è lo pseudonimo di Michele Arancio, cantautore lombardo che ha appena pubblicato il nuovo album, “Sensibile”: una raccolta di canzoni pop e cantautorali in cui emergono tutte le sue fragilità, ma anche un po’ di ironia. Ecco la nostra intervista.
Ciao, chi è Mike Orange?
Ciao Onde Indipendenti, è un grande piacere risentirsi! Mike Orange è la guilty pleasure di Michele Arancio, nasce nel 2019 e arriva dalla provincia milanese, quel tipo di sobborgo residenziale dove sei troppo vicino a Milano per tentare di avere una via indipendente ma allo stesso tempo non all’altezza della città. La sfida è quella di scrivere canzoni pop con un background culturale di provenienza molto più alternativo. Arrivo dal punk rock e a un certo punto mi sono chiesto se avesse senso fare delle canzoni diverse. E’ come se mi fossi liberato di un blocco e le canzoni che senti sono il frutto di questa liberazione.
“Piedi” è il tuo nuovo singolo: feticismo o metafora?
Mi piacerebbe risponderti feticismo, ma in realtà è una metafora sul diventare adulti. Questo corrisponde ad una crisi in cui ti trovi mescolato, dove fai fatica a riconoscerti completamente e a un certo punto ti rendi conto che non puoi cambiare il mondo, ma che in questo processo in cui cerchi di cambiare delle piccole cose intorno a te in realtà poi ti trovi cambiato tu.
Ci racconti come nascono le tue canzoni?
Di solito prima penso alle melodie che registro nelle note del telefono e che poi piano piano vanno a formare la struttura delle canzoni che senti. Le canzoni nascono da storie che ho realmente vissuto. Sono spunti su cui ho costruito tutta una serie di ragionamenti. In particolare per questo lavoro ho imparato a calarmi nelle sensazioni, a viverle in prima persona per riuscire a restituire autenticità a tutto il discorso.
Quali sono i tuoi punti di riferimento musicali?
Sicuramente i Tre Allegri Ragazzi Morti, che seguo da tantissimo tempo perché nonostante si siano evoluti nel tempo, musicalmente e per i temi che trattano sembra che raccontino la mia storia. Poi i Foo Fighters, credo che Dave Grohl sia una vera e propria leggenda del rock’n’roll. Sicuramente un altro punto di riferimento è l’indie italiano degli ultimi anni, il mio preferito è Calcutta.
Che progetti hai per i prossimi mesi?
Il 5 maggio uscirà il video di Piedi, che abbiamo realizzato con la regia e il montaggio di Alberto Ubbiali, il chitarrista della mia band. Poi il 26 maggio uscirà il disco che contiene Piedi e Parco, i due singoli che sono usciti in questi due mesi. Si chiamerà Sensibile, contiene 8 tracce in totale per una mezz’ora di musica, ed è un discorso sul tema della fragilità. Dopodiché partirò per un tour dal 1 all’10 giugno in cui toccherò Toscana, Lazio, Abruzzo, Marche ed Emilia- Romagna. Sarà molto divertente anche se bello tosto.
Spero di vedervi da qualche parte in giro per l’Italia!