Intervista a Leonardo Mucciante

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Ciao Leonardo, è passato già un po di tempo dall’uscita del tuo singolo. Che si dice? 

Ciao! In due settimane ho ricevuto grandi complimenti per il brano e anche sane critiche che prendo e metto in saccoccia. Quindi direi che sta andando molto bene!

 

Parto da una mia considerazione personale, forse oggi gli artisti sono proprio chiamati ad andare oltre il risultato e iniziare a lavorare più nel lungo termine senza aspettative. Come ti senti rispetto a questo punto? 

Sono d’accordo con te. Pensare a lungo termine non solo permette di creare un piano d’azione longevo, in cui vengono considerati anche eventuali problemi, ma permette anche di rimanere coi piedi per terra senza farsi ingannare da successi momentanei. Però questo non significa che pensare anche al momento corrente sia sbagliato, anzi. Un piano d’azione longevo contiene tantissimi momenti in cui bisogna cogliere l’attimo, spingere verso il prossimo obiettivo. E’ un po’ come una partita di pallacanestro: ci sono 48 minuti di gioco in cui devi gestire le energie per arrivare fino in fondo, ma quando arrivi agli ultimi minuti bisogna spingere e dare completamente tutto. Poi si riprende, ci si allena e si rigioca.  

 

Sabato Nebbia è stato scritto interamente da te? Anche la parte musicale? 

Si, la canzone è stata scritta totalmente da me, sia il testo che l’idea di base della musica. Poi però, nell’arrangiamento del brano sono stato aiutato da un amico, con cui suonavo nella mia vecchia band, appunto per realizzarlo. 

 

Cosa ti ha provocato la nostalgia dopo il tuo viaggio a Roma? Ragione per cui poi hai scritto questo brano? 

Tutto d’un tratto la persona che credevo di conoscere è cambiata completamente, destabilizzando ogni mia credenza. 

 

Rispetto al tuo precedente singolo ti senti un po’ più maturo? 

Il Leonardo di “Vieni con me” è il Leonardo che è cresciuto dopo aver scritto Sabato Nebbia. Questa canzone è stata scritta 5 anni fa ed è stata proprio lei che ha dato il via alla mia crescita personale.

Musicalmente invece, diciamo che è un ulteriore passo in avanti verso il miglioramento. Come si dice, non si smette mai di imparare, ma soprattutto di migliorare.

 

Prossimi traguardi? 

Sicuramente far uscire ancora qualche singolo prima dell’EP. finale in cui inserirò tutto i singoli pubblicati più ulteriori inediti. E a quel punto suonarli live. Non vedo l’ora.