Come dire al padrone di casa che devo ridipingere le pareti di un colore gotico, che attorno al camino di questo salotto ci voglio due leoni egizi e che in qualche modo i tendaggi devono essere pesanti ma non infiammabili per non correre il rischio visto le numerose candele che ho comprato? No amici di Malcom, non è una seduta spiritica. Bensì stanno entrando e si stanno accomodando in questo salotto virtuale i The Lyzards’ Invasion. Da Vicenza ci regalano un disco d’esordio che sa di rock epico ma anche di pop-rock all’americana maniera, decisamente verace, morbido di romanticismo e aggressivo di carattere allo stesso tempo. Il disco si intitola “IN-dependence Time” e a quanto pare questo “IN” ricorre spesso visto che è postilla di ogni titolo di queste 7 tracce inedite che raccontano una storia. Anzi un’immagine utopica che alla fine, razionalità puntuale, verrà smentita e restituita alla realtà. Quella vera. Ne parleremo e anzi ve lo facciamo ascoltare. Che piglio interessante di rock nostrano che tutto sembra tranne che roba italiana…
Invasione di buoni propositi. Il mondo migliora almeno nei sogni. Secondo voi sarà la verità del futuro?
Sarebbe molto bello poter rispondere di si, purtroppo abbiamo una visione realista, cerchiamo di fare il nostro meglio, noi anche attraverso la musica, ma sembra ormai un trend che non può essere invertito. Purtroppo il futuro lo vediamo più come “INvasion”, il quarto pezzo dell’album, fin dalle prime note si percepisce che non tira proprio un aria di serenità e gioiosità
E serviva proprio lasciarci con l’amaro di sapere che a fine corsa in fondo la vostra era solo una storia? Magari ci faceva bene crederci ancora un po’…
In verità la storia si palesa fin da “INtro”, la voce nella radiolina vuole essere un narratore esterno che presenta questo mondo utopico. Alla fine dell’album quello che succede è che ritorna un narratore esterno a chiudere la cornice della storia. I racconti, le canzoni, le opere d’arte non servono solamente a credere, mi viene in mente classica la ramanzina che viene fatta a qualcuno che dopo tanti sforzi sbatte per l’ennesima volta il muso sul muro: “Non basta crederci, per realizzare ed avere successo…” è una cosa odiosa da sentirsi dire, ma penso che abbia la sua verità, ed è vero per i progetti personali come per una visione più generale come può essere la voglia di migliorare il mondo.
Il potere… secondo voi cosa significa?
Il potere… se dovessi fare il giochetto delle associazioni tra parole, la prima cosa che mi viene in mente con potere è soldi. E’ vero che si può avere potere senza soldi, ma se ha dindini sonanti, in automatico puoi permetterti di esercitare un’influenza su tutti o quasi. Potresti permetterti di decidere cosa è bello e cosa è brutto, cosa è arte e cosa non lo è, e questo non va bene, forse al giorno d’oggi hanno più valenza i mezzi che il contenuto ( a parte pochi casi), nel senso: puoi fare la cosa più bella del mondo, ma se la vede solo la tua famiglia, il valore dell’opera rimarrà infimo. Si dice “non esistono poteri buoni” forse perché arrivati al successo il potere corrode tutti, o forse sono proprio i soldi che possono derivarne affascinano troppo l’uomo. Se vogliamo fare un parallelismo con l’album, potrei azzardare che l’”INsider” sono i soldi, che corrompono le menti dei più deboli promettendogli potere in cambio della sottomissione al “dio denaro”
Eppure tutti parlano di pubblico e di comunitario. Non vi sembra un controsenso?
Pubblico e comunitario non hanno per forza un accezione positiva. E il pubblico e il comunitario possono benissimo essere influenzati da poteri forti, può sembrare una cosa complottista ma il fatto è che è possibile. Comunque non voglio farvi credere che siamo delle persone abbattute dalla vita (ahah) in realtà siamo molto esuberanti, dunque spezzo una lancia in favore del positivismo: non siamo tutti mele marce, di altruisti ne esistono a pacchi, e proprio loro sono in grado di organizzare iniziative, imprese, collettivi che possano coinvolgere molte persone a scopi benefici.
Per chiudere la risposta: non è un controsenso, semplicemente perchè non abbiamo una coscienza collettiva, siamo individui, e di conseguenza ci muoviamo singolarmente, alcuni faranno “buone” azioni e altre “cattive”, che poi, ovviamente, bene e male sono relativi, ma mi fermo qui che sembra già la sagra delle banalità.
Epicamente rock. Ispirazioni di riferimento?
C’è da dire che partiamo per l’appunto dal Rock epico, i nostri primi riferimenti sono stati i Pink Floyd per dire. Vorremmo, comunque far comprendere che nonostante ci siano delle radici che rimandano a sonorità di un rock piu classico, questo disco trova forti spunti in quello che è un effettistica più moderna orientata per lo piu all’alt rock di questi anni, gruppi di riferimento sono stati Alt-j, Everything Everything, Glass Animals. Ci rendiamo conto di inneggiare alla modernità più di quanto si possa percepire dall’ascolto dell’album ma d’altronde questo è il primo album, i lavori futuri sicuramente mireranno a staccare quelle radici (magari non tutte) che ci legano a un Rock ormai passato.
E come secondo video inserisco questa ultima release. Un concept album, a me che sono antico nei deliri rock psichedelici, con questo esordio vado proprio a nozze. C’è fantasia, c’è il romanticismo, c’è la rabbia, c’è anche il potere di rendere visibile l’inimmaginabile. Forse dai video avremmo richiesto di più ma è anche comprensibile quanto sia difficile restituire un’immagine concreta ad una musica che di concreto richiede ben poco. Play Loud.