Notte fonda. Non potevo ospitare Gabriele Finotti in altro momento del giorno. Notte fonda. E chiudo anche le tende e le tapparelle pesanti lascio che cadano fino a terra a tappare le finestre. E poi manca il respiro pensante del vicino e qualche buon bicchiere di assenzio. La leggenda di Rosacroce mi affascina, la musica dei Misfatto si fa dura e perentoria in questo nuovo disco dal titolo “Rosencrutz is dead”. Trip Rock visionario e definitivo, allucinogeno. La voce di Melody Castellari da solo un divergente senso di pace e nero di pece. Avrei voluto restassero fedeli alla linea dura senza compromessi di lingua. Questo non cambia troppo le carte in tavola. Accolgo in questo salottino il grande Gabriele Finotti, lui che i Misfatto li ha fatti nascere, vivere e sopravvivere. Lui che ha dato vita alla leggenda di Rosacroce dal suo libro “Una chiesa senza tetto…35 sogni a Lisbona”. Nel mio piccolo salotto c’è musica che rompe argini e pareti. Viaggio e non mi guardo indietro
Trip Rock passando da altri generi, altri dischi, altre lingue e altri musicisti. Come mai tante metamorfosi?
È la stessa vita che in questi anni di album misfatto ha forgiato le varie line-up e le varie canzoni. L’unico punto in comune è la pazienza e la rigorosa passione per la musica rock del sottoscritto.
Ricordo il disco “11 eroi morti”. Oggi sento “Rosencrutz is dead”. Sicuro che siano sempre i Misfatto? Qual è la matrice unica?
I misfatto si riconoscono dallo stile. Sicuramente 11 eroi mortiè l’ultimo album con alla voce il mio ex socio fondatore Alessandro Chiesa, con la sua voce tendenzialmente più pop. Nelle ultime produzioni si incrociano al meglio le voci di Melody Castellari e Alberto Zucconi ed il risultato è decisamente più rock, anzi più trip-rock. Se poi aggiungiamo la potenza chitarristica dell’ultimo album, Rosencrutz is Dead, siamo arrivati al quadro Misfatto. Lo stile mi sembra lo stesso almeno da Misfatto, album del 2000, le realizzazioni finali sono diverse per ogni album.
Melody Castellari e l’inglese. Due matrimoni definitivi?
L’unica cosa certa sappiamo qual è nella vita. Sicuramente con Melody c’è un importante rapporto di rispetto reciproco e di creatività musicale. Il prossimo lavoro non penso sarà in inglese, comunque ai postumi l’ardua sentenza.
L’essenza visionaria, droghe e vita notturna, sacrifici umani. Nella realtà quotidiana come si traducono queste cose?
Esattamente allo stesso modo. Siamo un po’ sempre sacrifici umani o dead men walking. A volte preferiamo non ricordarcelo poiché solo così viviamo meglio. I nostri paradisi artificiali ci salvano e ci uccidono. La notte mette a nudo quello che nascondiamo di giorno. E così nascono le mie canzoni meno esplicite di quelle di certi cantautori, ma più ridondanti di un orologio a cu-cu.
Nello scenario pop industriale, i MISFATTO che ambizioni nascondono dietro la loro musica decisamente destinata ad una nicchia?
La nicchia si nasconde ma esiste. Magari il prossimo disco sarà iper commerciale, chi lo sa…
Ma se dovessi pensare ad un vostro concerto in acustico?
Ne facciamo già molti…youtube docet.
Attraverso il silenzio di alcuni istanti cerco di sagomare uno scenario che non sia troppo distante dai film che vedo in tv. Lascio girare il video del singolo: “Through the silence”. Questa è la leggenda di Rosacroce. Questo è il nuovo disco dei Misfatto.