In genere penso sempre sia maschile il suono e la composizione. Poi mi ricredo sempre, puntuale, da ottimo provincialotto in pensione. Le donne hanno una marcia in più soprattutto nel senso di sperimentazione e ricerca anche dentro gli stilemi forzati del pop. E quello di Giulia Ardovini in arte Delahia è sicuramente un modo psichedelico di pensare alle forme e al santo pop da cassetta. Il modo underground dentro questo primo singolo dal titolo “Voodoo Doll”, con queste visioni berlinesi dentro una trama d’amore tossico che sa molto di schiavitù e sevizie (psicologiche sia chiaro). E dunque metto in ordine, è pur sempre il gentil sesso che ospito dentro questo salotto di musica e di sensazioni…
Ci sembra che ci sia qualcosa di elettronica che non fa contatto, che ci sia del “rumore” nel suono e nelle immagini. Parlo ovviamente di scelte artistiche… un po’ come questa grana eccessiva dentro le foto a corredo. Sono solo mie impressioni oppure esiste una ragione precisa?
Sì, certamente c’è un’accurata scelta dei suoni dal punto di vista musicale, che fanno come sfondo a questo “incantesimo” che viene fatto attraverso una bambola voodoo.
Per la copertina anche, si è voluto creare un qualcosa di simile, che riprendesse questa idea di perdita di coscienza per rimanere intrappolata.
È inevitabile il rimando a Madame e a quel certo tipo di voce indie in rosa… o sbaglio?
In realtà no, Madame è certamente un artista talentuosa, ma l’ho ascoltata pochissime volte. Preferisco fare più riferimento a cantanti estere quali Billie Eilish e Melanie Martinez, prendendo spunto anche sul genere, l’electro pop mescolata si, ad una voce all’inizio molto leggera e tendente a quella di un artista indie per poi diventare più potente nel ritornello, anche pensando alle parole del testo.
L’amore tossico è un tema ahimè sempre attuale… secondo te perché?
È un argomento attuale perché in qualche modo lo viviamo tutti, se non nelle relazioni, possiamo trovarlo nelle amicizie o nei rapporti familiari.
E possiamo chiederti se c’è un tratto di biografia personale?
Sì, un tratto di biografia c’è, ma non per quanto riguarda una relazione amorosa che ho vissuto, ma per amicizie che mi hanno spesso fatto male.
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