Il 3 giugno 2016 è uscito Sciikimiki!!1!, primo Ep dei Dinosauri Criminali.
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con la band per capire cosa c’è dietro a tanta fantasia.
Intervista a cura di Angela Mingoni.
Partiamo con la domanda più banale del mondo; perché Dinosauri Criminali?
Anche se devo ammettere che pure i vostri “nomi d’arte”, truxxetto91_xd, robypaxx_imthebestfucktherest e birrino VII, non sono male.
Immaginate di avere solo pochi, pochissimi minuti a disposizione per spiegare ai nostri lettori tutto questo a partire da…. ora!
Bene, sfida accettata. I nomi di due di noi hanno una precisa funzione: immaginiamo che tutti vi ricordiate di Netlog, anche se molti preferirebbero scordarsi tutto questo; ecco, questi nomi sono un monito per la storia, per evitare che certe cose si ripetano. Per non dimenticare. L’altro è chiaramente un titolo nobiliare, perché stare qui a ribadire l’ovvio.
Il nome del gruppo è un’altra storia, ma vi sarà tutto chiaro se un giorno vi capiterà di imbattervi in bizzarri cartoni animati evidentemente studiati per il mercato dei consumatori di stupefacenti.
Di conseguenza quello che viene spontaneo chiedervi è ovviamente da dove traete ispirazione per la vostra “ignoranza e stupidità” o se invece non serve nessuna ispirazione perchè la follia sta nel DNA.
Sicuramente le ispirazioni sono molteplici, per esempio mentre facevamo questo ep ci hanno appassionato molto le sottovalutatissime teorie del complotto. La cosa di avere della follia nel dna non ce la possiamo permettere, ahimè. Non siamo così romantici.
Il nome del vostro Ep, Scii KiMIkI!!1!, è impronunciabile.
Richiedete parecchia fantasia a chi vi ascolta o a chi vi deve intervistare….
Sì, è effettivamente complicato. Però ci piace vedere gli altri in difficoltà. Siamo delle persone tremende. Ma attenzione: scii kimiki!!1! non è un dozzinale scioglilingua, bensì un avvertimento da tenere presente. Ascoltate la canzone “Un messaggio” di Romina Power, poi ne riparliamo (per quelli che ci speravano, non è un duetto con Albano).
La band, negli anni, ha visto molti cantanti darsi il cambio ma alla fine qualcosa forse non funzionava e la direzione che avete intrapreso vi ha portati a diventare un gruppo strumentale.
Non avete imboccato una strada facile. Beh in fondo chiunque voglia fare musica non ha vita facile.
Mah, a voler fare i filosofi, forse era più difficile con i cantanti, più che altro perché appunto a causa delle divergenze collaborare diventava complicato. La cosa in assoluto più difficile è stata comunque far sparire i corpi. E cancellare le prove. La verità è che, come si diceva sopra, siamo delle persone tremende. Alle prove molto spesso ci dimenticavamo del cantante, tant’è vero che quando finivamo di provare, chiudevamo il garage con il malcapitato di turno dentro! E’ normale che andasse a finire così, è l’ordine naturale delle cose.
Torniamo adesso al vostro Ep: Sacri Limoni d’Urina, OTZI! – (vita e miracoli di una mummia rettilian-vegana), Sig. Titolo, “Ma stiamo scherzando, Dexter?”
Non vorrei rimarcare per l’ennesima volta la follia che deve star dietro pure a questi titoli ma temo che lo sto facendo lo stesso.
Quali sono gli obbiettivi di questo lavoro autoprodotto?
I titoli delle canzoni sono sempre l’ultima cosa per noi, fatichiamo a comprendere la logica che sta dietro al dare un titolo ad un pezzo strumentale. Poi però lo facciamo, perché siamo persone coerenti e sappiamo che il mercato richiede questo e altro; in effetti non vediamo l’ora che il mercato ci chieda altro, siamo già pronti con i pantaloni a mezza coscia. Molto brevemente comunque i titoli sono frutto di (in ordine sparso): un suggerimento di un amico; un’esistenza triste e vuota; un senso dell’umorismo decisamente sottosviluppato; ah boh, personalmente non voglio neanche sapere da dove sia strisciato fuori quel coso.
L’obbiettivo principale è sicuramente far sentire quello che abbiamo da dire (non in senso stretto, se avessimo effettivamente qualcosa da dire scriveremmo anche dei testi e non finiremmo gli argomenti di conversazione dopo pochi minuti lasciando i malcapitati interlocutori nel silenzio-disagio più totale), ci piace comunque l’idea di fare qualcosa di un po’ più particolare e non troppo scontato, anche se il prezzo da pagare è alto; da quando abbiamo iniziato a suonare i nostri amici su facebook non fanno che calare e quelli di noi che hanno fratelli iniziano a notare una certa disparità di trattamento.
Detto questo, grazie mille di tutto, è stato un piacere! Magari le nostre strade si incroceranno di nuovo, nel frattempo pregate per noi. Ricambieremo.
Non mancheremo!
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