L’ep “Popsick” di gloomy june esordisce con un primo brano intitolato “Save Anyone”, brano per cui la band ha realizzato un videoclip dall’estetica giocosa e in stile cartoon. Questo va in contrasto con il testo del brano, intimo e riflessivo. Un amore domestico che va incontro a malinconie quotidiane contraddistingue la lirica di “Save Anyone”, difatti la stessa artista definisce così l’ep in questione:
“… pop rifratto attraverso una lente ansiosa… Spesso bizzarra e sempre un po’ tragica”
Sin da subito le sonorità ricordano quelle degli statunitensi Paramore, dalla grinta alternative rock punteggiata con atmosfere emo-pop.
Il secondo brano vede la prevalenza nell’arrangiamento del synth, anche nel primo brano era presente ma qui è utilizzato in modalità più massive, sia nel ritornello per seguire la linea melodica della voce che in occasione di alcuni bridge.
“Always Gonna Let You Down” fila liscio come l’olio, può entrare benissimo a far parte di una playlist da viaggio, si adatta a un road trip diretto verso una festa in spiaggia dove potremmo trovare la nostra anima gemella che ci aspetta. Arrivati alla festa, quella che tra l’altro l’autrice ci tiene a menzionarci: “…La colonna sonora di una festa in spiaggia tinta di malinconia”, arriviamo anche all’ascolto di “The Party is a Warzone”. Qui si fa tutto più danzereccio ma grintoso allo stesso tempo. Anche per questo brano vale la pena di citare il divertente video realizzato dalla band, dove li vediamo suonare, sicuramente un po’ scomodi, in viaggio su un furgone. Verso la fine del brano il chitarrista si cimenta addirittura in un assolo, che però non crediamo abbia registrato tra uno stop e un obbligo di svolta a destra!
“Go Fast” inizia con una chitarra funkeggiante e a metà brano riesce a catturare l’attenzione con un cambio di tempo repentino per poi tornare al ritornello, quest’ultimo caratterizzato dalle voci della cantante che si incrociano con i cori della band.
Con “Tinderbox Heart” esplode definitivamente la grinta che riesce ad evocare questa band. Molto interessante sia l’utilizzo dei timpani che la virata che va dal re diesis al la diesis sul ritornello: qui si crea il classico momento che in teoria musicale si descriverebbe cosi: “Tensione-risoluzione”
Come dichiara la band, ci saranno di sicuro altre sorprese, infatti, il loro intento è quello di registrare un secondo EP entro la fine dell’anno, in più usciranno alcune cover degli artisti a cui si sono ispirati maggiormente entro la fine dell’estate. Noi aspettiamo, sembra che questa band abbia il piglio giusto per esplorare nuovi orizzonti con una genuinità che li contraddistingue.
Link streaming su Spotify: https://open.spotify.com/album/5ehLiQqUB5LgkW5z5FJEEB