FATTORE RURALE – Raccolgo la notte (Bastione record /Pa74 Music)
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IL DISCO
Il Fattore Rurale dando alla luce questo album vuole urlare al mondo un messaggio preciso: è inutile scappare dalla propria natura. Solo l’accettazione dei propri peccati potrà rendere le persone libere. Attraverso le canzoni si percepisce il loro modo di vivere e la consapevolezza che l’essere umano è lontano dall’essere perfetto perché consumato dalle cicatrici del proprio vissuto e dalle disillusioni della vita reale. Il Fattore Rurale diseppellisce la verità. Nascondere i mostri sotto al letto non è la soluzione e la sincerità verso se stessi renderà liberi. Chi vive inseguendo l’idea di voler piacere a tutti vivrà di merda e la butterà su chi ha accanto.
BIOGRAFIA
ll Fattore Rurale da voce alle debolezze dell’essere umano, all’amore più animalesco e sincero, alle paure ataviche che ci rendono tutti schiavi e carnefici di noi stessi.Sono il punto di incontro tra il country folk americano e la verità distorta delle campagne Piacentine. Fondato nel 2018 da Marco Costa e Riccardo “Trivella” Polledri registrano il loro primo EP “Lividi” nel 2019 e nel 2021 partoriscono il doppio singolo “Morsi”. In questi anni hanno partecipato a numerosi live su tutto il territorio Piacentino, in Emilia e in Lombardia, a vari Festival in Piemonte e in Liguria ed un tour estivo in Sicilia. Il Fattore Rurale non lascia spazio alle menzogne e con le loro parole cercano di trovare i propri simili per custodire in eterno le loro urla.
L’INTERVISTA
1) Mi dici qualcosa sul titolo dell’album?
1) L’album prende il titolo dalla prima traccia. Il tema della notte, ci è caro perchè crediamo che solo di notte, una persona è davvero sincera con se stessa. Quando sei solo nel silenzio e fuori è buio pesto, non puoi scappare da chi sei veramente e sei costretto a combattere i mostri che hai sotto al letto. In un certo senso, “Raccolgo la Notte” parla di questo.
2) Cosa è cambiato dai vostri esordi a oggi?
2) In noi non è cambiato nulla, i motivi per cui lo facciamo sono gli stessi. Lo facciamo per liberarci, per affrontare i nostri peccati e per risorgere nel dolore attraverso ad essi.
Forse è cambiato che prima eravamo soli e adesso non lo siamo più, condividendo la nostra musica e il nostro dolore abbiamo capito che la fuori c’è qualcuno come noi… Con cui ci capiamo a vicenda…
È bello scrivere anche per loro.
Ascoltando le urla di chi è sotto al palco e mischia la propria anima con la nostra sappiamo che queste canzoni non sono solo nostre ma tessono un tessuto comune di Morte, Amore e Desolazione.
3) Nel comunicato leggo; Siamo figli di un sogno interrotto, siamo “Figli di Icaro”. Un brano strettamente personale dove cerchiamo di racchiudere il vissuto della nostra generazione. Di quando, come Icaro siamo caduti insieme al sole. Quindi una sorta di no future dei pistols per la gen Z?
3) Non è esattamente così, noi non pensiamo che non ci sia un futuro, semplicemente lo vediamo in maniera realistica.
Come il nostro Icaro noi siamo figli della tragedia e possiamo solo compiere il nostro destino. Il sole di cui parliamo nella canzone è la meta fatua fatta di falsi miti, false promesse e falsa fama che abbaglia la nostra generazione. Noi accogliamo il suo fuoco e ne facciamo stigmate e questa sofferenza ci ricorda che siamo soli e figli di un sogno interrotto. Il Fattore Rurale ha semplicemente la consapevolezza che il sole scioglie la cera e ti fa schiantare al suolo. Il nostro volo non è finalizzato ad arrivare alla luce ma a perdersi nella caduta ritrovando noi stessi nel dolore.
4) Morte amore e desolazione il “motto” sul vostro logo.. mi dici due parole su questo argomento?
4) Anche se di primo acchito non sembra, queste tre parole rappresentano la ciclicità della vita.
Solo dopo la Morte interiore si crea lo spazio per un nuovo Amore, ma la felicità non è per sempre…
La Desolazione rappresenta quello spazio tra la fine di un evento e l’ accettazione della sua morte.
5) Ho visto che avete scelto come “singolo” “La pioggia picchiava gennaio”, un brano di 6 minuti.. Una scelta contro tutte le regole trite e ritrite della discografia
5) Noi crediamo fortemente nel profondo significato di questa canzone e quindi l’abbiamo scelta senza pensarci troppo.
Il minutaggio alto è semplicemente dovuto al fatto che per esprimere quel concetto ci voleva quel tempo.
Le regole le lasciamo ai soldati, noi siamo pirati. Siamo uomini Liberi.
6) Nella biografia vedo che suonate abbastanza dal vivo..avete in programma date per la presentazione di questo disco?
6) Il disco è già stato presentato dopo l’uscita, ma in realtà questo disco è nato con le urla di chi è come noi e ci segue sempre.
Suoneremo e continueremo a farlo fino alla morte.