Fuori dal 23 settembre Fanculo, il nuovo singolo dei Euphoria. Un pezzo che urla la volontà di sentirsi liberi in un
mondo così difficile. Attraverso un sound punk rock, gli Euphoria, diventano la voce di una generazione di
adolescenti stanchi dei giudizi e delle regole assurde. Fanculo è una dedica a tutte quelle persone che non ci
lasciano vivere, e la voglia di riprendere in mano la propria vita. Senza paura. Ecco la nostra intervista
Euphoria di nome e di fatto. Siete usciti con un nuovo singolo, potente e diretto, che non si pone limiti. Cosa vi aspettate da questo brano?
Cerchiamo di non avere troppe aspettative perché uccidono un po’ la magia. Sappiamo però che dobbiamo lavorare molto e continuare verso questa direzione.
La copertina raffigura un graffito, un atto solitamente visto come qualcosa di illegale. È collegata la scelta?
La copertina è stata disegnata e fatta da un Writer che abbiamo contattato e rappresenta a pieno quello che vogliamo dire, l’illegalità che ne deriva non fa che rafforzare il concetto che il titolo vuole esprimere.
I ragazzi di provincia sono i protagonisti di questo singolo, vi ci rispecchiate? È un brano autobiografico?
Assolutamente sì, è quello che viviamo tutti i giorni, ed è il messaggio che vogliamo lanciare a tutti i ragazzi e alla nostra generazione.
Avete mai pensato di organizzare un live tra i palazzi di provincia?
Potrebbe essere una cosa bellissima, la musica unisce e aiuta, sempre! Sarebbe un idea fantastica, creerebbe la connessione che cerchiamo.
E invece Fanculo farà parte di un progetto più organico?
Stiamo ancora facendo le nostre valutazioni, abbiamo molti pezzi validi e stiamo lavorando molto, stiamo cercando di disegnare dei puntini, non sappiamo che figura uscirà.
Il vostro verso preferito di Fanculo?
Noi fuori posto siamo sempre stati, Figli dei fiori non dei provinciali Coi padri pieni dei loro ideali. Credo sia la parte più significativa della canzone, ci siamo sempre sentiti lontani dal posto in cui viviamo