Andrea Amarù nasce a Torino il 20 luglio del 1982 e scopre il suo amore per la musica fin da giovanissimo. Cantautore, musicista, con diversi album al suo attivo, la sua carriera inizia nel 2006 quando Little Tony lo sceglie per interpretare il sosia di Elvis Presley durante una sua esibizione ad una puntata de Il treno dei desideri in onda in prima serata su Raiuno. Nel 2007 partecipa come cantante alla storica trasmissione televisiva Buona Domenica in onda su Canale 5. Nel 2008 firma il suo primo contratto con un’etichetta discografica e da lì non si è più fermato. Baila (è un sogno), in collaborazione col rapper Zakyz è il nuovo singolo che lo riposiziona tra gli artisti da tenere d’occhio questa estate 2021.
Le tue influenze musicali?
Direi che sono molteplici perché derivano da generi diversi. Credo che le mie influenze siano figlie di tutte le etnie musicali che mi hanno accompagnato nel corso degli anni, le quali unite alla ricerca di una mia dimensione ben definita, hanno formato quel che sono oggi.
Una canzone che avresti voluto scrivere?
Potrebbero essercene tante. Una tra tutte è sicuramente ‘Lo specchio dei pensieri’ di Gigi Finizio.
Con chi vorresti duettare?
Un’artista del panorama italiano che ho sempre stimato moltissimo, sia per la sua grinta che per le sue capacità artistiche ed interpretative, a mio avviso eccezionali, è Dolcenera.
Hai mai pensato di abbandonare la lingua madre per cantare in inglese?
Assolutamente no. Sono italiano e sono fiero di esserlo. Per quanto un italiano possa cantare bene in inglese, rimarrà sempre italiano e questa essenza verrà sempre a galla. Ritengo che la conoscenza della lingua inglese sia fondamentale, soprattutto al giorno d’oggi, e sono anche un ascoltatore di brani internazionali, ma credo proprio che il mio made in Italy non avrebbe dato la giusta credibilità se avessi cantato in inglese.
Cantanti che ascolti?
Da piccolissimo ascoltavo le canzoni degli anni ’60, italiane e non: Elvis Presley, Paul Anka, Neil Sedaka, solo per citarne alcuni. Artisti come Adriano Celentano, Gianni Morandi, Rita Pavone, Patty Pravo, Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante e Renato Zero hanno sempre fatto parte della mia playlist personale, come molti altri artisti del panorama italiano compresi tra gli anni ’70 e ’90. Adoro la dance ‘70/’80. Poi, nell’adolescenza, mi sono avvicinato al mondo delle danze caraibiche ed ho iniziato ad ascoltare le canzoni di Ricky Martin, Marc Anthony e tutto ciò che appartiene al genere pop latino internazionale. Anche la musica napoletana è una parentesi molto importante della mia vita.
Descriviti in 3 parole…
Tre forse non bastano, ma ci provo…. Estroverso, testardo e passionale!