“Come i Clash”, il debutto esplosivo dei LEHAVRE

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Se avete voglia di qualcosa che possa farvi ancora dire “ok, il rock in Italia non è del tutto morto”, non c’è che da premere play sul singolo di debutto di Lehavre, fresco fresco d’inserimento nella playlist editoriale Rock Italia a suggellare la potenza caustica e divergente di un brano che sa già di manifesto: “Come i Clash” più che un titolo è un’intenzione, che sprigiona adrenalina allo stato puro.

La band campana ha alle spalle una gavetta corposa, che l’ha portata ad un debutto più che ragionato, ma non per questo “freddo” e calcolato – tutt’altro: in effetti, “Come i Clash” mantiene lo spirito sbarazzino e un po’ “anarchico” degli esordi, ma filtrato attraverso scelte dal gusto limpido ma ricercato, con una netta attenzione ai suoni necessaria per non far implodere il senso del brano nell’adolescenziale leitmotiv del “da grande voglio fare la rockstar!”. 

Un inciampo, questo, che poteva porsi e frapporsi tra i Lehavre e la definizione di “debutto esplosivo” che ci pare essere più che adeguata per il brano: i ragazzacci invece disinnescano qualsiasi forma di retorica e di semplicismo con un brano pop che arriva a tutti, senza rinunciare alla spinta propoulsiva di una buona dose di distorsione e ritmiche sufficientemente “violente”.

Una canzone che parla d’amore, di rock’n’roll e di sogni da realizzare: tutto messo in fila in un esordio che fa bene sperare per il futuro, e ci fa tornare la voglia di chiuderci in sala prova per ricordarci quale davvero sia il senso di fare e ascoltare musica.