Abbiamo intervistato Nove, artista con l’amore oltre che per la musica anche per i numeri e il cosmo. Si sa che tutti questi elementi viaggiano su una certa linea armonica che ha sempre affascinato l’essere più sensibile e creativo.
Non a caso il titolo dell’album pubblicato il 30 aprile è “Saturno”, e noi non abbiamo esitato due volte a scambiare quattro (o meglio, cinque) chiacchiere direttamente con Nove!
Ciao Nove, benvenuta! Visto che mi incuriosisce l’idea che la ricorrenza di alcuni numeri possano avere un certo significato, mi viene da chiederti in che modo ti senti legata proprio al numero nove che ti dà anche il nome!
Ciao! Piacere mio e grazie per avermi ospitato!
Nove è “semplicemente” il numero del giorno in cui sono nata, il 9/03 degli anni ’90.
Sono sempre stata attratta dalla sua forma tondeggiante e armonica e, da sempre, se devo scegliere un numero, per qualche lotteria o qualsiasi altro tipo di avvenimento mi sono resa conto di far cadere costantemente la mia scelta appunto sul numero 9.
Quando, quindi, ero alla ricerca di un nome d’arte volevo qualcosa che potesse sostituire il mio nome di battesimo rimanendo però sempre ancorata alla mia persona e Nove era l’unico nome che mi faceva sentire sempre me stessa.
Il 30 aprile pubblichi il tuo album “Saturno”, ti va di darci delle linee guida per apprezzarne meglio l’ascolto?
Sì, il 30 aprile è uscito il mio primo EP ‘Saturno’; è un piccolo viaggio, fatto in solitudine, dove ogni traccia del disco rappresenta una tappa.
Saturno è il pianeta che ci mette circa 30 anni a compiere una rivoluzione ed è stata un po’ la mia stessa sorte.
Ho fatto scelte e cambiamenti importanti nella mia vita personale e ‘Saturno’ è stato il mio rifugio, la mia valvola di sfogo.
Numeri, parole e segni dello zodiaco: in che modo questi elementi influenzano la tua vita e dunque anche la tua musica?
In realtà non sono estremamente legata ai numeri e ai segni zodiacali, non faccio scelte nella mia vita “influenzate” da questi, ma sono sicuramente molto affascinata da tutto questo mondo.
Mi piace costruire sempre delle storie, viaggiare con la fantasia, scoprire e imparare cose nuove quindi indubbiamente tutto, di conseguenza, influenza la mia musica.
La tua musica mette insieme elettronica e cantautorato, da chi trai ispirazione per la tua musica?
Ecco… è arrivata la domanda difficilissima (ride ndr).
Sono classe anni ‘90 e sono di Genova quindi sono cresciuta ascoltando in macchina le cassette di Gino Paoli, Matia Bazar e tanti altri artisti genovesi. Questo quindi sicuramente ha influenzato la mia scrittura.
Crescendo poi, nella mia adolescenza, ho ascoltato davvero un po’ di tutto; dal cantautorato italiano come Samuele Bersani ed Elisa alla musica internazionale come Muse e Coldplay.
Ad oggi un’artista alla quale posso dire di essermi ispirata, per le sonorità più elettroniche, è Jassie Reyez.
Ho notato una particolare attenzione anche alle immagini, hai per caso in mente un video per aggiungere un tocco in più al tuo progetto?
Mi fa molto piacere tu abbia notato questa sinergia tra musica e immagini che per me è fondamentale.
Come dicevo prima mi piace costruire un “mio piccolo mondo”, a mio parere deve far parte del processo creativo di un Album ma anche semplicemente di una singola canzone.
Un videoclip è già uscito. E’ del brano che ha fatto da “apripista” a questo progetto e il suo titolo è ‘Vocabolario’.