Ciao Andrea, iniziamo con la prima domanda, ‘Bud Organizer Riddim’, il secondo prodotto discografico della Rising Time Production, viene concepito a così poca distanza dal primo ’60 Riddim, come nasce e perché?
Il Bud Organizer Riddim nasce dall’incontro e dalla collaborazione con il Lion Pow Sound, una crew brianzola molto attiva sul territorio. Volevamo fondere le competenze di me produttore e musicista appassionato di reggae music con le competenze di due dj e un mc amanti della dancehall: il risultato lo potete ascoltare e spero sia di vostro gradimento.
In questo nuovo lavoro discografico partecipano molti artisti della scena italiana, perché la scelta di questi cantanti?
Rising Time nasce con l’intento di creare opportunità in questo Paese e per la gente di questo Paese. Non lo dico né in termini patriottici o nazionalisti – due termini che assolutamente non mi interessano – ma l’italia è ricca di talenti, il nostro intento è quello di costruire solide collaborazioni con loro. Nolenti o dolenti il benessere e la ricchezza si misurano ancora su base nazionale.
Come produttore discografico stai lavorando sulla produzione di dischi o pensi di continuare con i riddim?
Sicuramente i riddim sono una grossa opportunità per farsi conoscere dal pubblico e magari riuscire ad entrare nelle tanto ambite yard.
Per me è un’esperienza nuova, che mi sta arricchendo parecchio e che mi da’ l’opportunità di condividere competenze e idee con altri artisti.
Al momento sto lavorando già su nuovi ritmi che proporremo in futuro come riddim, oltre all’uscita di una nuova tune sul Bud Organizer.
Album? Si sto lavorando su un album per un’artista con cui collaboro da tempo: Sista Giuly.
Ci sono nuovi artisti che entreranno nella crew Rising time Production?
Sicuramente ci sarà qualche new entry, gli artisti che stimo sono davvero tantissimi, ma stiamo cercando di cominciare a stabilire connessioni durature con gli artisti con cui abbiamo già collaborato. Inoltre per la stagione 2015/2016 avremo tante novità…naturalmente le sveleremo più in là.
Tu ‘nasci’ come musicista, perché l’idea di fare anche il produttore?
Dopo 8 anni di live music…. lo studio, la poltrona, il pc e la comodità si addicono sicuramente di piu’ alla mia età!
In realtà nasce dalla voglia di pormi una nuova sfida personale in cui convogliare tutte le mie esperienze passate, musicali e non.
Suonare è stata un’ottima scuola e un modo per capire problemi e limiti del mercato reggae italiano. Adesso mi faccio da parte e lascio spazio ai più giovani, che sicuramente hanno più energie. Inoltre, spesso all’interno delle band si è solo esecutori e la parte piu’ puramente artistica e creativa di un musicista ha poco spazio per manifestarsi. Io, invece, ho una grande voglia di dire la mia.
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