BATTISTA…La fame nera … un disco marcio, bellico, terroristico e daimonico

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BATTISTA

La fame nera

Costello’s

 

https://open.spotify.com/album/56O41LY2W53dMxBuypzqyR?si=bO3B_VQkRTWrU55QX70nJA

 

 

 

 

“La fame nera” è il terzo album di Pierpaolo Battista (BATTISTA), realizzato insieme a Marco Diniz Di Nardo (Management del dolore post operatorio), che ha curato la produzione artistica dei brani.

Rispetto al primo omonimo album “Battista” (raccolta di alcuni dei brani pubblicati tra il 2019 e il 2022) e al secondo “Οἱ δαίμονες” (raccolta di brani perlopiù strumentali), il terzo è caratterizzato da canzoni con un sound più omogeneo, anche perché tutte le tracce sono state registrate utilizzando la stessa formazione di strumenti (Voce, chitarre, basso e batteria), ad eccezione di qualche particolare.

Il termine “fame” si riferisce a ciò che dà vita all’arte: la voglia di comunicare, l’esigenza di vomitare i sentimenti (che siano di noia, piacere o dolore) e la pura esigenza di farlo che li accomuna.

Ci ritroviamo in un’esistenza che non abbiamo scelto e di cui nulla sappiamo: l’arte è un modo per navigarla, esserne sopraffatti, soccombere ad essa o vincerla (ammesso che ci sia un modo di vincere o perdere).

Si può dire che uno dei motivi per i quali questo album esiste è proprio la fame ed è la fame che mi tiene in vita.

Probabilmente senza fame non esisterei: mi piace esprimere questa dicotomia di significati in un termine che allo stesso tempo può significare morte e vita. L’aggettivo “nera” ne rafforza il significato, rendendo bene il carattere profondo e totalizzante che la fame ha su chi la indossa.

Se sopravvivo è grazie alla fame.

CREDITS

Testi e musiche: Pierpaolo Battista (Battista).

Produzione artistica e Arrangiamenti: Marco ‘Diniz’ Di Nardo (chitarrista di Management, ex Management del dolore post operatorio). Registrato a Lanciano. Missato e masterizzato a Corvaro presso Slam Studio di Andrea Maceroni.

 

 

L’INTERVISTA

 

Mi racconti come si è sviluppato il disco e chi sono le persone coinvolte?

Il disco è una raccolta di brani scritti da me. Dopo aver conosiuto Marco Di Nardo (Management del dolore post operatorio) in occasione di un concorso musicale siamo rimasti in contatto e abbiamo deciso di collaborare. Lui si è occupato della produzione artistica dell’intero album, che è  missato e masterizzato presso lo Slam Studio di Andrea Maceroni.

 

Come definiresti con quattro aggettivi il tuo stile musicale?

Il mio stile musicale lo definirei marcio, bellico, terroristico e daimonico.

 

Quali sono i punti di riferimento musicali che ti hanno fatto arrivare a questo disco?

Non mi sento di dire che ci sono dei punti di riferimento in particolare. Sicuramente quello che costituisce la mia formazione va sempre ad elaborare un qualcosa che inevitabilmente rappresenta uno sviluppo successivo di ciò che è già presente in me.

Da una parte ci sono gli studi classici ( sono laureato in chitarra classica presso il Conservatorio) dall’altra gli ascolti di musica contemporanea o popolare.

Potrei dire Johann Sebastian Bach come Albert King. Fabrizio De André come Afterhours, Management, CCCP o l’elettronica. Qualsiasi realtà con cui entro in contatto è inerente alla genesi dei miei lavori.

 

 

Dopo il disco cosa hai in programma?

– Dopo il disco la cosa che più mi piace e suonare dal vivo e mi auguro di poterlo fare nel miglior modo possibile, anche se si può sempre fare meglio o peggio.