ARPIONI rifanno JANNACCI…chiaramente a modo loro..in versione ska e reggae…

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ARPIONI rifanno JANNACCI…chiaramente a modo loro..in versione ska e reggae… con una stupenda versione in levare di “E la vita la vita”

TITOLO DISCO;  Jannacci secondo noi (rido e piango che non si sa mai) (autoproduzione)

I BRANI CHE HANNO RIFATTO

E la vita, El me indiris, Il dritto, Il monumento, Io e te, L’artista, Pensare che, Per la moto non si da, Rido, Secondo te, Silvano, Veronica

Special guest

Hanno cantato, suonato e avuto una parte: Paolo Rossi in “El me indiris”; Elio Biffi  dei Pinguini TaGci Nucleari in “E la vita”; Riky Anelli cori, basso chitarra e tas(ere, Paolo  Parpaglione sax in “Per la moto non si da”; Lucio Corrente violoncello in “El me indiris”.

“El me indiriss” tucc insem version : feat Paolo Rossi, Walter Leonardi, Flavio Pirini, Folco  Orselli,  Rafael  Ghidoni,  Germano  Lanzoni,  Marco  Ripoldi,  infine  Lorenzo  Monguzzi  dei  Mercan( Liquore;

 

L’INTERVISTA

Mi racconti la nascita e sviluppo di questo disco?

Sono passati dieci anni dalla morte di Enzo, e ci è parsa la cosa giusta da fare, visto che siamo da sempre estimatori della sua musica e  più in generale del suo mood. Possiamo tranquillamente dire che è una delle nostre fonti di ispirazione da sempre. Un fatto naturale

Nel comunicato avete scritto che è stato difficile scegliere in mezzo all’infinito catalogo di Jannacci. Che cosa via ha aiutato a decidere su quali brani puntare?

Dopo infiniti ascolti di ogni possibile periodo del nostro e dopo avere realizzato che avremmo dovuto fare un quadruplo disco, ci siamo fatti guidare dall’istinto e abbiamo cominciato a immaginare i brani prescelti suonati alla maniera nostra, scremando ulteriormente mentre progredivamo nel lavoro. E probabilmente è stato il metodo migliore, visto che siamo estremamente soddisfatti del risultato

Nel comunicato scrivete; i personaggi di quel mondo scomparso narrati dal primo Jannacci, li rivediamo in tanti esclusi, tanti disperati, tanti uomini sbagliati….. Di fatto è un po’ quello che avete sempre cercato di fare voi… stare dalla parte dei deboli…

Come darvi torto.  Come già detto poco sopra Jannacci Vincenzo detto Enzo è stato da sempre uno dei nostri preferiti e sì, pure noi nel nostro piccolo abbiamo sempre cercato di dare voce agli esclusi e per dirla con Brecht, di sederci dalla parte del torto. D’altra parte, in un mondo che va alla rovescia chi cammina dritto sembra quello strano. E sì, anche oggi non mancano i marginali e gli esclusi dalla corsa al profitto. La ricchezza prodotta da tutti, se non è ridistribuita equamente non va di pari  passo con la giustizia e con le pari opportunità. E noi all’ineluttabilità di tutto ciò non ci arrenderemo mai (scusate il pippone)

Ho visto che nell’unico brano non in levare c’è la partecipazione di Paolo Rossi (El me indiris).. MI racconti un po’ come è nata e perché proprio su questo brano?

In realtà anche Il monumento non è in levare. Sono due brani dove ci pareva giusto sottolineare la drammaticità in un caso, e la malinconia un po’ nostalgica nell’altro, con un arrangiamento adeguato.  Ci è venuto naturale. El me indiriss ci è piaciuta perché oltre a disegnare (per chi c’era e per chi non c’era) un mondo scomparso, fatto di povertà ma pure di relazioni molto fisiche, di un mondo che viveva per strada, ci faceva venire letteralmente quella che in bergamasco si definisce  “pèl de poia”, cioè ci emozionava particolarmente. E davvero dobbiamo ringraziare Paolo Rossi, che ha sentito il brano rivisitato da noi e ha aderito subito alla nostra proposta di collaborazione. E la storia non finisce qui, non  aggiungiamo altro

Un brano come Mexico e nuvole sarebbe stato perfetto con il mood in levare degli Arpioni…

Mexico e Nuvole è bellissima ma esiste già nell’ottima versione di Giuliano Palma coi Bluebeaters. Non ci sembrava davvero il caso di replicare

Tra i guest ho notato Elio Biffi dei Pinguini Tattici Nucleari in “E la vita”…di fatto il vero tormentone di questo disco… Avete pensato proprio a lui come guest o è una cosa nata solo perché siete della stessa zona (Bergamo)?

Elio è prima di tutto un amico e un compagno. Ha già collaborato suonando la fisarmonica e le tastiere nel disco dello scorso anno. Elio è anche un cultore della musica popolare e della musica italiana di qualità e a dirla tutta, “E la vita la vita” l’ abbiamo cantata assieme altre volte in serate maleducate fra canti e buon vino. La scelta è venuta da se, praticamente.  Anche perché poi avevamo in mente il video, che replica a modo nostro la sigla finale di Canzonissima 74,  dove Kino e Elio se la giocano alla maniera di Cochi e Renato.

per finire, speriamo che il nostro lavoro contribuisca a fare conoscere uno dei padri nobili della canzone italiana anche a chi, per ragioni anagrafiche, non lo conobbe in vita. Così come speriamo di aver lui reso un degno omaggio. Ciao!