Abba Zabba in live acustico @ Piero’s house

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Scritto da Angela Mingoni


“Non mi interessa. No. Non mi piace. Chissà quanto si crede importante.”
  Dicevo.
Ed infatti.

Scoccano le 20 e ci sono pure le campane della chiesa a rassicurarci sulla nostra puntualità. È talmente buio che non vedo nemmeno dove sto mettendo i piedi, io che sono talmente imbranata da riuscire ad inciampare stando ferma, ma arriviamo sani e salvi a casa di Piero.     

L’atmosfera è rassicurante, sa di calore, di famiglia, quindi il luogo perfetto per quello che sta per accadere.
Siamo stati invitati ad un evento segretissimo, ad un concerto intimo segretissimo; Abba Zabba è tutto per noi e per gli amici di Mauro, Piero e Matteo (in arte Limes), che hanno avuto il piacere di ricevere un invito.
Doppio live acustico, doppio regalo.

Qualche sigaretta, qualche birra, qualche chiacchiera, qualche pezzo di pizza ed intanto arriva il momento atteso.
Si comincia.
Quanto è piacevole, tra le note, sbirciare i volti delle ragazze e dei ragazzi presenti.
Sono belli, sono tutti belli avvolti dalla luce soffusa della stanza. Sono belli perché disarmati e pronti a lasciarsi inondare dalla musica.

Ore 22.15
Ma guarda un po’ come ti arrangiano i pezzi in acustico i Limes. Noi che siamo abituati a vederli sul palco tra chitarre elettriche, microfoni ed amplificatori enormi: “siamo riusciti a preparare solo tre pezzi”. Peccato.
Comunque gran bel lavoro.

Ore 22.45
Chissà come ci si sente ad avere gli sguardi di tutti puntati addosso, io temo ci si senta quasi in dovere di tener banco, di apostrofare e raccontare  anche cose che non interesserebbero a nessuno, a meno che tu non sia molto bravo con le parole.
Abba Zabba in effetti ha una dote fondamentale: è rassicurante e non convenzionale, anche quando parla del niente.

Quando arriva il suo momento però si trasforma; per quanto voglia mostrarsi spavaldo mentre stringe la sua chitarra, si aggrappa agli occhi di chi conosce bene per raccontarsi, mostrando un pudore insolito.
I pezzi del suo nuovo Ep, Sereno, scorrono veloci nell’ intimità della casa che trattiene le note gelosamente ed esse restano nella mente e nel cuore a lungo.
Come niente fosse il tempo scorre inesorabile ed arriva la fine.

Ci risvegliamo dall’ incanto in cui tutti siamo caduti, è giunto il momento per un’altra sigaretta, l’ultima, almeno per me e Guido.
Terminati i convenevoli dell’arrivederci e del grazie per la serata, usciamo da casa di Piero per raggiungere il motorino, decisamente riconoscenti per averci permesso di essere lì.

Hanno partecipato, in veste di musicisti, anche Cortex e Gianluca Calligaris, di The Academy, che hanno accompagnato Abba Zabba alla chitarra, batteria e tastiera.