Sara Sciarra è una cantautrice classe 1993 di Magenta (MI).
Laureata in Lingue e Letterature Straniere, si avvicina fin da bambina alla musica, passione che coltiva durante tutto il periodo scolastico. Dopo una pausa durante gli anni dell’università, si trasferisce a Cardiff in cui partecipa a diverse serate open mic e dà vita al suo progetto cantautorale.
Tornata in Italia nel 2018 si aggiudica il I premio al Cislianerfest (Cisliano, MI) e registra il primo inedito “Anxiety Is My Best Friend”, che le vale la vittoria l’anno successivo al “Musik Factory Contest”.
Nel novembre 2021 è uscito il nuovo singolo “Raskol’nikov” che anticipa l’EP “Sound Teller”. Ne abbiamo approfittato per farle qualche domanda…
Ciao Sara! Complimenti per il nuovo singolo Raskol’nikov, ci racconti quando è nato il pezzo?
Il pezzo è nato nel 2018 quando ho iniziato a scrivere musica più seriamente e con un intento preciso: fare questo nella vita. Avevo appena partecipato a un contest musicale, il Musik Factory contest, a Magenta in provincia di Milano, dove ho presentato il mio primo singolo “Anxiety is my best friend”, un pezzo ironico sul mio perenne stato di ansia su molti aspetti della mia vita, che mi portò alla vittoria del contest. Fu la prima volta che crebbe in me la consapevolezza di poter anche scrivere oltre che suonare le solite cover. Allora il primo brano scritto dopo quel primo singolo fu proprio Raskol’nikov. Ho provato a scrivere di ciò che conoscevo di più, la letteratura.
Il tuo percorso di vita ti ha portata anche all’estero, dove ci sembra di capire tu abbia trovato la fiamma per dar vita al tuo attuale progetto. Che differenze ci sono tra fare musica in Italia e farla all’estero secondo te?
Sarà banale, ma sicuramente all’estero c’è molta più possibilità di suonare. C’è anche altrettanta concorrenza quindi è difficile emergere. Ma in Italia c’è molta concorrenza e quasi zero possibilità di emergere in quanto poche le possibilità di suonare e di farsi conoscere.
La “trama” del brano va di pari passo con la letteratura. Come nasce questo concept particolare?
Volevo un ep concettuale, di qualcosa che conoscessi bene. Ho voluto provare un connubio di quelle che erano le mie passioni principali, musica e letteratura. D’altronde sono proprio laureata in letteratura, Inglese e russa in particolare e la sinestesia dei mondi dell’arte mi ha sempre affascinato parecchio!
Che emozioni provi quando canti Raskol’nikov?
Sono emozionata soprattutto nel cantare un mio pezzo. Rivivo, cantandola, tutto il lavoro e la passione che ho messo nel comporla e nel registrarla, che è stata per me davvero la parte più bella del processo!
Quali sono i prossimi passi che farai a livello musicale? Sappiamo che c’è un EP nel cassetto…
Sono davvero entusiasta dell’ep e non vedo l’ora esca per intero. Io sono molto soddisfatta e spero piaccia. Sono un’eterna insicura quindi mi ci è voluto molto per arrivare a un “prodotto” che davvero mi soddisfasse. Oltre all’ep sicuramente spero si possa tornare live con regolarità. E’ solo sul palco che prende davvero vita la musica e non vedo l’ora di dare vita alla mia.
Grazie Sara! Ricordaci dove e come possiamo continuare a seguirti.
Grazie a voi per l’ospitalità! Mi potete trovare su youtube dove ho anche qualche cover home made, Instagram e Facebook. Ovunque come: Sara Sciarra.
A presto!