A.I.T.O. e la sua personale idea di fenomenologia

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Fuori dal 20 maggio “Fenomenologia degli Occhi Chiari”, il primo EP di A.I.T.O. e Yvan
Cole. Una melodia urban elettronica avvolge i quattro brani che compongono l’EP, eppure
ogni pezzo rimane unico e particolare.

Nonostante ci sia un sound che lega i brani come un fil rouge, ciò che rende davvero
interessante il lavoro sono le varie influenze e peculiarità di ogni singolo pezzo. “Artisti
Vari” è quella dove l’urban viene caratterizzato da un forte sapore indie. “# Fase 1” è la più
rock del disco senza perdere quel retrogusto urban elettronico. “Seppuku” ha un qualcosa
di pop e hip hop messo insieme. Infine “La prima a morire” è molto più cantautorale.
Tirando un po’ le somme dal punto di vista di sound Yvan Cole gioca molto con i suoni.
Sperimenta, gioca e crea qualcosa di davvero nuovo e diverso dalla massa. Tutti i pezzi
però hanno un retrogusto amaro. Non abbiamo tra le mani un disco spensierato, tutt’altro.
Abbiamo quattro pezzi impegnativi, studiati per toccare l’animo dell’ascoltatore ma senza
dirgli apertamente cosa deve fare o pensare.

A.I.T.O. è un po’ come un bravo insegnante. Non ti impone il suo pensiero. Ti mostra una
strada poi sta a te dire se è quella che vuoi seguire e condividere, o se lasciare che sia
solo un punto di vista diverso dal tuo.