Leda P ci racconta il nuovo singolo Fuori fase e le novità legate al suo percorso artistico nella seguente intervista
Ciao! Ci racconti la scelta del tuo nome d’arte?
Ciao, molto volentieri! LEDA P nasce dall’anagramma di una parte del mio cognome e dall’iniziale del mio nome: Paola D’ALEssandro.
Fuori fase è stata scritta quattro anni fa ma hai deciso di pubblicarla solo adesso. Come mai?
Ho deciso di pubblicarla ora perché sto attraversando un periodo un po’ brutto e fermo, come se tutto fosse in standby, e mi è capitato più volte di ripensare alla festa della quale parla la canzone. Non sono l’unica a vivere un periodo pesante, quindi ho pensato che sarebbe stato carino condividere la mia festa preferita e che avrebbe potuto aiutare qualcuno nella mia stessa situazione a vivere un po’ di leggerezza tramite la musica.
Cosa ti ha colpito di più di Lisbona, città in cui è ambientata la festa di cui parli?
Sicuramente gli azulejos, le famose “piastrelle” che menziono nella canzone, ma in generale mi ha affascinato la città, il connubio tra acqua e architettura, i musicisti che suonano al tramonto lungo il Tago, il venticello tiepido anche a dicembre e la gente sempre molto carina. Sembra di essere in un paesino del sud Italia, invece ci troviamo nella capitale del Portogallo.
Quali sono le tue influenze musicali?
Le mie influenze musicali partono con Giorgia, fino ad arrivare a Bach, Brahms o Chet Baker. Ho ascoltato e ascolto di tutto, ma l’influenza che si percepisce di più nella mia musica è sicuramente quella della “Musica leggera”.
Dopo questo singolo cosa dobbiamo aspettarci?
Dovete aspettarvi altri singoli, abbiamo già tutto l’anno programmato con pezzi davvero differenti tra di loro e non vedo l’ora di farveli ascoltare tutti!
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